Un drammatico episodio di violenza ha scosso la quiete di Corsico, in provincia di Milano, lasciando un uomo di 35 anni in prognosi riservata all’ospedale Humanitas di Rozzano. La vicenda, che si è consumata nella serata di ieri in via Curiel, è il tragico esito di una lite degenerata in aggressione fisica, coinvolgendo l’uomo e la sua compagna, una donna peruviana di 43 anni, unitamente all’ex partner di lei e al figlio diciottenne.La dinamica, ancora in fase di ricostruzione da parte delle forze dell’ordine, suggerisce un contesto di tensioni preesistenti, forse legate a questioni sentimentali e familiari. La discussione, inizialmente verbale, è rapidamente sfociata in un violento scontro, culminato nell’accoltellamento del 35enne ecuadoriano. Due fendenti al torace hanno compromesso gravemente le sue condizioni, costringendo i soccorritori a intervenire con urgenza.L’intervento tempestivo dei Carabinieri della Compagnia di Corsico ha permesso di rintracciare e arrestare i due presunti aggressori, un uomo peruviano di 39 anni e il figlio diciottenne della compagna della vittima. La rapidità delle operazioni ha evitato che i responsabili potessero dileguarsi, consentendo l’avvio delle indagini e la loro messa a disposizione dell’autorità giudiziaria.Il ferito è stato trasportato in ambulanza all’Humanitas, un centro di eccellenza nella cura di traumi complessi, dove è stato immediatamente sottoposto a intervento chirurgico e si trova ora in condizioni critiche. La gravità delle lesioni riportate pone a rischio la sua sopravvivenza, alimentando la preoccupazione di medici e familiari.Questo episodio cruento solleva interrogativi sulla violenza domestica e sulle sue radici profonde, spesso alimentate da fragilità emotive, problemi economici e conflitti irrisolti. Le indagini sono ora focalizzate sull’accertamento completo delle motivazioni alla base dell’aggressione e sulla ricostruzione dettagliata della dinamica, con l’obiettivo di fare luce sulle responsabilità di ciascun coinvolto e di comprendere le dinamiche relazionali che hanno portato a questo tragico evento. Il caso rappresenta un monito sulla necessità di promuovere una cultura del rispetto e della comunicazione non violenta, e di fornire supporto e protezione alle vittime di abusi.