L’incidente che ha coinvolto l’insegna Generali sulla torre Hadid a CityLife, Milano, ha innescato un’indagine complessa affidata alla Procura di Milano. Il cedimento, verificatosi nella mattinata di ieri, solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza delle infrastrutture e sulla responsabilità nella progettazione, costruzione e manutenzione di opere di tale portata. Le Pubblici Ministeri Francesca Celle e Maura Ripamonti, coordinate nell’attività investigativa, hanno aperto un fascicolo per crollo colposo, indicando, in questa fase iniziale, persone “a carico di ignoti”.L’inchiesta non si limita alla mera constatazione del crollo, ma mira a ricostruire la sequenza degli eventi, identificando le possibili cause e le eventuali negligenze che hanno contribuito all’accaduto. L’attenzione si concentra su molteplici aspetti, tra cui la verifica della corretta esecuzione del progetto originario, l’analisi dei materiali impiegati e la valutazione dell’adeguatezza delle procedure di controllo e manutenzione nel corso del tempo. Il peso della progettazione architettonica, che integra elementi iconici e spesso spinge i confini dell’innovazione, sarà oggetto di particolare scrutinio.La torre Hadid, opera dell’architetto Zaha Hadid Architects, rappresenta un esempio emblematico di architettura contemporanea, caratterizzata da forme complesse e soluzioni strutturali innovative. La complessità intrinseca di tali opere, pur contribuendo alla loro estetica distintiva, può comportare sfide significative in termini di sicurezza e stabilità, richiedendo un’attenta gestione dei rischi e un monitoraggio costante delle condizioni strutturali.Le operazioni di messa in sicurezza della piazza, condotte dai Vigili del Fuoco, si sono concluse con successo, aprendo la prospettiva di un rapido ritorno alla normalità. Tuttavia, la vicenda trascende la mera riapertura della piazza, sollecitando una riflessione più ampia sulla sicurezza delle infrastrutture urbane e sulla necessità di rafforzare i controlli e le responsabilità in materia. L’episodio evidenzia la crucialità di una cultura della prevenzione che coinvolga progettisti, costruttori, gestori e istituzioni, promuovendo una maggiore trasparenza e un rigoroso rispetto delle normative. L’indagine in corso sarà determinante per accertare le responsabilità e per fornire risposte alla collettività, al fine di evitare il ripetersi di simili eventi e di garantire la sicurezza di tutti i cittadini.
Crollo insegna Generali a Milano: aperta indagine per colpa.
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