Il profilo di Emanuele De Maria veniva presentato come quello di un individuo completamente in equilibrio psicologico, privo di problemi emotivi o comportamenti sregolati. La sua presenza lavorativa all’hotel Berna era stata caratterizzata da una dedizione e rispetto per i colleghi, nonché dalla capacità di stabilire legami affettivi significativi con le persone che lo circondavano. Tuttavia, in un’incidenza sorprendente e tragica, l’immagine pubblica di De Maria cambiò radicalmente in 48 ore al termine del fine settimana precedente, quando compì una serie di atti devastanti: uccise la sua collega barista, tentò la vita di un altro dipendente dell’hotel e, nella disperazione finale, si diede la morte gettandosi dal Duomo di Milano. Questo evento scosse non solo l’ambiente lavorativo in cui De Maria era inserito ma anche l’intera comunità milanese, lasciando molti a cercare spiegazioni per questa drastica caduta.