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Dalla Chiesa: Milano Onora la Memoria e l’Eredità

A quarantatré anni dalla tragica scomparsa, Milano ha rinnovato il suo omaggio a Carlo Alberto Dalla Chiesa, figura complessa e imprescindibile nella storia recente d’Italia, unitamente alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo.

La cerimonia, che si è tenuta in piazza Diaz, ha visto la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, il Sindaco Giuseppe Sala, il Prefetto Claudio Sgaraglia, il Questore Bruno Megale, e soprattutto, la famiglia del generale, rappresentata dai figli Nando e Rita.

L’eco delle parole del Sindaco Sala ha risuonato significativa: “È doveroso essere qui.
La famiglia Dalla Chiesa ha offerto e continua a dare un contributo fondamentale alla città.

” Un riconoscimento che va oltre il lutto, celebrando un legame profondo e duraturo con la comunità milanese.

Il commosso intervento di Rita Dalla Chiesa ha offerto una prospettiva intima e potente.
Al di là del generale celebrato dai media e dalle istituzioni, per lei è rimasto, e rimane, un padre.

Un legame che trascende il tempo e la memoria pubblica.

La scelta di partecipare alla commemorazione a Milano, nonostante le iniziative in tutta Italia, testimonia un senso di appartenenza viscerale: “Milano fa parte del nostro DNA.
Mio padre ha lottato qui, ha contribuito a liberare la città dalle Brigate Rosse e dal terrorismo.
” Un atto di affetto e gratitudine verso una città che ha custodito la memoria del padre con rigore e rispetto.
L’eredità di Carlo Alberto Dalla Chiesa si rivela, però, ben più vasta di un semplice atto di eroismo o di una vittoria sul terrorismo.

Come ha magistralmente sottolineato il Generale di Corpo d’Arma Riccardo Galletta, comandante interregionale carabinieri ‘Pastrengo’, Dalla Chiesa ha incarnato una rivoluzione nel metodo investigativo.

Le procedure investigative che oggi diamo per scontate, soprattutto nella lotta alla criminalità organizzata, affondano le loro radici nell’intuizione e nell’azione di Dalla Chiesa.

Il suo approccio innovativo, che ha introdotto l’importanza della raccolta e dell’analisi approfondita di informazioni, la condivisione strategica di dati tra forze dell’ordine diverse, e l’adozione di gruppi di lavoro interforze, ha gettato le basi per un nuovo paradigma nella lotta alla criminalità.
Soprattutto, la sua visione lungimirante, che anticipò di anni le strategie poi adottate da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ha introdotto il principio fondamentale del “follow the money”, ovvero la tracciabilità dei flussi finanziari come strumento essenziale per smantellare le strutture criminali e risalire alle loro radici.
Un’eredità che continua a ispirare e a guidare le forze dell’ordine nella complessa sfida di contrastare la criminalità organizzata, evidenziando la straordinaria importanza di un uomo che ha saputo coniugare rigore militare, acume investigativo e profondo senso di giustizia.

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