Nel cuore di Milano, un’operazione mirata della Polizia Locale ha interrotto una serie di furti di rame particolarmente audaci e sistematici, perpetrati a danno di infrastrutture scolastiche comunali.
L’evento, che ha portato all’arresto di due cittadini rumeni, rispettivamente diciottenne e trentatreenne, senza un domicilio certo, evidenzia una problematica più ampia legata al traffico illecito di metalli e alla vulnerabilità di beni pubblici.
Le azioni criminali si sono concentrate su due plessi scolastici dell’Istituto Comprensivo Arbe Zara, precisamente in via d’Ossola 5 e via Gatti 12.
Non si è trattato di un episodio isolato, bensì di una sequenza pianificata di intrusioni notturne, volte a depredare il tetto di lastre di rame.
Il valore complessivo del rame rubato, in caso di completamento del piano, avrebbe potuto raggiungere cifre considerevoli, alimentando un mercato nero che spesso coinvolge organizzazioni criminali transnazionali.
La Polizia Locale, insospettita da precedenti segnali di effrazione e dalla scomparsa di una parte significativa del manto di copertura, ha messo in campo una strategia di indagine basata sull’appostamento notturno.
Questa scelta investigativa, improntata a prudenza e precisione, ha permesso di cogliere in flagranza i due responsabili, mentre tentavano di proseguire la loro attività illecita.
L’operazione, tuttavia, non ha portato all’arresto di tutti i membri del gruppo criminale.
Due complici sono riusciti a far perdere le proprie tracce, sfuggendo alla cattura e rimanendo attivi e costituiscono un elemento di preoccupazione, suggerendo la presenza di una rete più ampia di soggetti coinvolti nel furto.
L’episodio solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza delle scuole e delle infrastrutture pubbliche, sottolineando la necessità di rafforzare i sistemi di sorveglianza e di promuovere la collaborazione tra le forze dell’ordine, le istituzioni scolastiche e la comunità locale.
Il rame, un metallo fondamentale per l’impiantistica e le telecomunicazioni, è diventato oggetto di un mercato nero sempre più redditizio, spingendo i criminali a colpire sempre più audacemente, mettendo a rischio la sicurezza e l’integrità del patrimonio pubblico.
L’evento è un campanello d’allarme che richiede un approccio multidisciplinare per contrastare efficacemente questo fenomeno, affrontando non solo le conseguenze immediate, ma anche le cause profonde che lo alimentano.
