Gallarate, 22 novembre – Un atto di brutale violenza ha scosso la comunità di Gallarate, suscitando profonda indignazione e riaprendo il dibattito sulle dinamiche sociali e migratorie che plasmano il tessuto del nostro Paese.
Il Sindaco Andrea Cassani, esprimendo la ferma condanna della città, ha elogiato l’operato dei Carabinieri della Compagnia di Gallarate per aver prontamente identificato e fermato il responsabile, un uomo di 35 anni di origine gambiana, accusato di un grave atto di aggressione a sfondo sessuale ai danni di una donna di 53 anni.
L’episodio, gravissimo di per sé, si colloca in un contesto più ampio di crescenti preoccupazioni legate alla sicurezza e all’integrazione.
Il Sindaco, con un linguaggio diretto e senza fronzoli, ha evidenziato come l’evento, purtroppo, riaccenda una discussione ormai urgente: quella relativa alle reali intenzioni di chi varca i confini italiani, spesso presentati come profughi in cerca di protezione, quando le loro azioni contraddicono questa narrazione.
Si è sottolineato come la retorica di accoglienza non possa, in alcun modo, offuscare la realtà dei fatti, ovvero la presenza di individui che approfittano del sistema di welfare per perpetrare crimini e atti violenti, ledendo la sicurezza e la dignità dei cittadini.
Il riferimento al controverso “Remigration Summit” ospitato a Gallarate assume, alla luce di questo tragico evento, una connotazione ancora più significativa.
L’incontro, che vedeva la partecipazione di esponenti provenienti da diversi Paesi europei, aveva come focus l’analisi delle sfide legate all’immigrazione incontrollata e la ricerca di soluzioni pratiche, tra cui la “remigrazione,” ovvero il ritorno volontario dei migranti nei loro Paesi d’origine.
Il Sindaco ha sottolineato l’ironia amara di vedere un evento dedicato alla ricerca di soluzioni per gestire i flussi migratori avvenire a breve distanza dal luogo in cui si è consumato un crimine di tale gravità.
Analizzando i dati statistici relativi alla criminalità, il Sindaco ha ribadito come una percentuale significativa dei reati violenti siano attribuiti a stranieri, una cifra che, in rapporto alla loro presenza numerica nella popolazione italiana, appare sproporzionata.
Questa osservazione, pur sollevando questioni complesse e delicate, non può essere ignorata nel tentativo di comprendere le dinamiche sottostanti e di adottare politiche più efficaci.
Il Sindaco ha espresso la sua più sentita vicinanza alla vittima, ribadendo l’importanza di fornire sostegno psicologico e legale a chi ha subito un’esperienza traumatica.
Ha inoltre lanciato un appello alla responsabilità collettiva, invitando i cittadini a superare le superficialità e ad affrontare con lucidità le conseguenze dell’immigrazione incontrollata.
La necessità di un cambio di rotta nelle politiche migratorie è stata sottolineata come imperativo: un approccio più rigoroso, basato sul rispetto della legge e sulla tutela della sicurezza dei cittadini, è urgente per restituire serenità e fiducia nella comunità.
L’auspicio è che si possa agire con fermezza, rimpatriando chi non ha diritto a rimanere e contrastando con efficacia ogni forma di illegalità.









