A Garlasco, il diciottesimo anniversario della scomparsa di Chiara Poggi si è celebrato con una solenne messa di suffragio nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, un rituale annuale che tiene viva la memoria di una giovane vita spezzata.
La comunità, i genitori, Rita e Giuseppe Poggi, si sono riuniti in un silenzioso cordoglio, tra gesti di conforto e un palpabile senso di dolore che ancora permea il tessuto sociale del paese.
Il caso Garlasco, un tragico intreccio di accuse, processi e rivelazioni, è inevitabilmente tornato alla ribalta con la riapertura delle indagini riguardanti Andrea Sempio, un evento che ha riacceso il dibattito pubblico e riproposto interrogativi profondi sulla giustizia, la verità e il peso del silenzio.
Il nome di Chiara, simbolo di innocenza perduta, è stato richiamato con amarezza, mentre il paese rifletteva sulle implicazioni di un crimine che ha segnato indelebilmente la sua storia.
L’ombra del processo e della condanna definitiva di Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara, ora prossimo a beneficiare del regime di semi-libertà, incombe ancora sul caso.
Un capitolo giudiziario complesso, costellato di incongruenze e depistaggi, che ha lasciato dietro di sé un profondo senso di incertezza e frustrazione.
La vicenda ha sollevato questioni etiche cruciali riguardo al diritto alla verità delle famiglie delle vittime e alla necessità di un sistema giudiziario più trasparente e imparziale.
In questo giorno di commemorazione, i genitori di Chiara hanno espresso il desiderio di preservare un momento di raccoglimento privato.
“Non abbiamo parole da dire oggi,” ha dichiarato Rita Poggi, escludendo dichiarazioni pubbliche e preferendo dedicarsi alla preghiera e al ricordo della figlia.
Un gesto di profonda umanità, che riflette il bisogno di distanziarsi dal clamore mediatico e ritrovare un legame intimo con la memoria di Chiara.
La sua tomba, a Pieve Albignola, custodisce fiori freschi e messaggi commossi, testimonianza costante dell’affetto che Chiara continua a suscitare.
Un luogo di pellegrinaggio per chi desidera onorare la sua memoria e riflettere sulla fragilità della vita e sulla persistenza del dolore.
Il diciottesimo anniversario non è solo un ricordo, ma un monito a non dimenticare e a continuare a cercare la giustizia e la verità, per Chiara e per tutte le vittime di ingiustizie irrisolte.