L’analisi dei flussi di gioco e delle perdite associate, condotta dalla Caritas Ambrosiana sulla base dei dati ufficiali del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, rivela una situazione allarmante nel territorio dell’arcidiocesi di Milano. Le cifre, elaborate in seguito a un’indagine promossa dalla commissione parlamentare Antimafia e supportata dal contributo del consulente Filippo Torrigiani, testimoniano una perdita complessiva di 2 miliardi e 150 milioni di euro nel 2024, distribuite tra l’ambito del gioco in presenza e quello online.Questo dato, seppur significativo a livello locale, assume proporzioni ancora più drammatiche se inserito nel contesto nazionale, dove le perdite totali hanno superato i 21 miliardi di euro, una cifra che, come sottolinea il direttore della Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti, incide profondamente sul tessuto sociale, economico e culturale del Paese, configurandosi come una vera e propria manovra di bilancio sottratta alla collettività.Il territorio dell’arcidiocesi, comprendente 440 Comuni distribuiti nelle province di Milano, Lecco, Varese e Como, ha visto un volume di gioco pari a 14 miliardi e 262 milioni di euro. Una quota preponderante, quasi 6,8 miliardi, è stata movimentata attraverso canali fisici (sale giochi, lotterie, scommesse in agenzia), mentre il gioco online ha generato un volume di 7,5 miliardi di euro. L’ammontare delle perdite, come già evidenziato, si attesta a 2 miliardi e 152 milioni, un dato che riflette la vulnerabilità di una parte significativa della popolazione nei confronti del gioco d’azzardo.Milano città, in particolare, emerge come un nodo cruciale in questo scenario, con perdite superiori ai 3 miliardi e 946 milioni di euro, aggravate da ulteriori 604 milioni e mezzo persi attraverso canali digitali. Questa concentrazione di perdite in un singolo centro urbano suggerisce una necessità urgente di interventi mirati per la prevenzione del gioco patologico e il sostegno alle famiglie più colpite.La Caritas Ambrosiana, con questa analisi, intende non solo quantificare l’impatto economico negativo del gioco, ma anche stimolare una riflessione più ampia sulle sue implicazioni sociali e morali. Le perdite economiche, infatti, si traducono in un impoverimento del capitale sociale, in un aumento delle disuguaglianze e in una maggiore pressione sui servizi di assistenza sociale. L’emergenza richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga istituzioni, associazioni di volontariato, operatori sanitari e la stessa comunità, per promuovere una cultura del gioco responsabile e tutelare il benessere dei cittadini. È imperativo ripensare le politiche attuali, rafforzando i controlli, limitando l’accessibilità al gioco e investendo in programmi di prevenzione e recupero, al fine di arginare questa crescente ondata di problematiche legate al gioco d’azzardo.
Gioco d’azzardo a Milano: perdite record e allarme Caritas
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