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Hashish a Milano e Bergamo: Scoperta una Rete di Traffico e Rapine

Nel cuore industriale di Milano, a ridosso di Porta Garibaldi, un’attenta osservazione dei Carabinieri della Compagnia Duomo ha interrotto un’operazione di traffico di stupefacenti di notevole portata.
Un camion con targa spagnola, suscitando sospetti per la sua apparente anomalia, è stato oggetto di un’inaspettata attività di seguito, che ha condotto i militari fino alla Bergamasca.

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Lì, in un capannone industriale abbandonato, si è assistito a un carico sospetto: pesanti sacchi scaricati da un autista e da tre individui locali.
L’intervento congiunto dei Carabinieri di Bergamo ha permesso di sequestrare un ingente quantitativo di hashish – ben 258 chilogrammi, abilmente occultati in un compartimento segreto all’interno del veicolo.
L’arresto del conducente, un uomo di 54 anni proveniente da Alicante, e dei tre complici bergamaschi, tutti privi di precedenti penali, ha segnato un primo, significativo passo in questa complessa indagine.

Le successive perquisizioni domiciliari, avviate a seguito degli arresti, hanno rivelato un quadro ancora più allarmante.
In particolare, la perquisizione presso l’abitazione del 29enne ha portato alla luce una vera e propria “base operativa”, con l’individuazione di ulteriori 86 chilogrammi di hashish nascosti in un congelatore.
La scoperta di due pistole prive di matricola, corredate di munizioni, ha immediatamente ampliato il campo dell’inchiesta, suggerendo un’attività criminale ben più articolata e pericolosa del semplice traffico di droga.

La presenza di equipaggiamenti tipici delle forze dell’ordine – manette, un lampeggiante blu, t-shirt contraffatte recanti la scritta “Polizia” e una maschera in gomma – ha fatto presagire la preparazione ad attività predatoria violenta, probabilmente rapine.

La scoperta di una pistola per l’utilizzo di spray urticante ha ulteriormente rafforzato questa ipotesi, suggerendo una pianificazione meticolosa e una volontà di intimidazione sistematica.

Un’altra abitazione, quella del 28enne, ha rivelato la presenza di ulteriori 4 chilogrammi di hashish e una somma contante di 4.500 euro, elementi che contribuiscono a ricostruire la filiera logistica e finanziaria del traffico.
L’attività investigativa è ora focalizzata sulla tracciabilità delle armi, per accertarne la provenienza e, crucialmente, verificare se siano state utilizzate in azioni criminali precedenti.
Gli inquirenti stanno inoltre esaminando i collegamenti tra i diversi individui arrestati, al fine di disarticolare completamente l’organizzazione criminale e individuare eventuali mandanti o figure di riferimento a livello gerarchico.

L’operazione, oltre a costituire un duro colpo al narcotraffico, solleva interrogativi sulla capacità di alcuni individui di procurarsi armi da fuoco e di simulare ruoli istituzionali con l’intento di commettere rapine.

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