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domenica 16 Novembre 2025

Hashish e armi: sgominata rete di spaccio a Quarto Oggiaro

Un’operazione mirata della polizia ha portato alla luce una rete di distribuzione di hashish radicata in un contesto residenziale periferico, culminando nell’arresto di due individui e nel sequestro di una quantità significativa di stupefacente e armi.

L’intervento, scaturito da un’indagine volta a disarticolare attività illecite in un appartamento di via Carlo Cicogna Moretti, nel quartiere di Quarto Oggiaro, ha rivelato un’organizzazione apparentemente ben strutturata.

Le indagini preliminari, condotte dalla squadra investigativa del commissariato locale, avevano fatto emergere sospetti fondati circa l’utilizzo dell’abitazione come punto di stoccaggio e distribuzione di sostanze stupefacenti.

L’avvistamento di un giovane uomo, 28enne, in sella a una bicicletta elettrica, che si recava presso l’appartamento e successivamente si allontanava trasportando uno zaino, ha fornito l’impulso per un’operazione di appostamento.
La successiva fermata del soggetto in via Amoretti ha permesso di rinvenire uno zaino contenente 1,5 kg di hashish, suddiviso in panetti accuratamente confezionati, suggerendo una preparazione alla vendita al dettaglio.

Il prosseguimento dell’indagine ha portato all’identificazione e al fermo di un secondo individuo, un uomo di 57 anni, uscito dall’appartamento.

Un’accurata perquisizione del domicilio ha rivelato una quantità ancora maggiore di hashish, precisamente 4,5 kg, anch’esso suddiviso in panetti.
L’elemento più grave emerso dalla perquisizione è stato il rinvenimento di un’arma da fuoco, una pistola Beretta con matricola abrasa, pratica volta a rendere più difficile rintracciare la sua origine e il suo possesso.

Oltre alla pistola, sono state sequestrate munizioni, una scacciacani – strumento che, pur privo di effetti letali, può essere utilizzato per intimidire – e una somma contante di 9.800 euro, presumibilmente proventi dell’attività illecita.
Il sequestro di ingenti somme di denaro e la presenza di armi da fuoco sollevano interrogativi sulla potenziale pericolosità della rete criminale e sulle possibili connessioni con altre attività illegali.
L’operazione, oltre a rappresentare un significativo successo nella lotta contro lo spaccio di stupefacenti, testimonia l’importanza di un’attività di intelligence e di un’azione coordinata tra le forze dell’ordine per contrastare efficacemente il fenomeno della criminalità organizzata e tutelare la sicurezza dei cittadini.

L’analisi dei contatti telefonici e finanziari degli arrestati potrebbe rivelare ulteriori elementi utili per l’identificazione di complici e per la ricostruzione dell’intera filiera criminale.

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