In un panorama assistenziale sempre più esposto a sfide complesse, dove le pressioni emotive, organizzative e le richieste crescenti gravano su medici e operatori sanitari, emerge in Lombardia Heartitude, un’iniziativa pionieristica con l’ambizione di divenire associazione no-profit.
Il progetto, concepito e promosso da professionisti del settore, si propone come un ecosistema dedicato al rafforzamento del benessere psicofisico, alla tutela dei valori etici e alla promozione di una sostenibilità umana intrinseca alla professione sanitaria.
A guidare questa visione è Emilia D’Elia, cardiologa bergamasca, eletta presidente dell’associazione.
Heartitude affonda le sue radici in un’esperienza diretta e condivisa, mirando a creare uno spazio culturale e formativo che ponga al centro la figura del professionista sanitario, riconoscendone la centralità e le esigenze complesse.
L’approccio multidisciplinare integra dimensioni cliniche, relazionali, di leadership consapevole e di mentorship valoriale, superando la mera trasmissione di competenze tecniche per abbracciare un modello olistico di sviluppo professionale.
L’associazione si rivolge a tutti i professionisti della sanità, con particolare attenzione alla valorizzazione delle “soft skills”, alla resilienza e alla gestione efficace dello stress in un contesto lavorativo spesso caratterizzato da elevati livelli di tensione.
Affianca Emilia D’Elia nel ruolo di vicepresidente Luciana D’Angelo, anch’essa cardiologa, di Milano.
Il nucleo fondatore include professionisti provenienti da diverse aree geografiche – Pescara, Ancona, Voghera – e vede la partecipazione di esperti esterni, come Gabriele Sol, mental coach specializzato in performance e benessere, e Biancamaria Cavallini, direttrice di mindwork e figura di spicco nel panorama dei TEDx e dei podcast dedicati alla crescita personale e professionale.
L’indipendenza e l’assenza di finalità commerciali distinguono nettamente Heartitude, che aspira a costruire un modello replicabile di educazione al benessere e ai valori nel sistema sanitario, instaurando un dialogo costruttivo con istituzioni accademiche, università e organizzazioni del terzo settore.
Il progetto si pone come catalizzatore di un cambiamento culturale, stimolando una riflessione profonda sull’importanza del capitale umano in ambito sanitario.
Già prevista una prima edizione di successo nel 2025, l’attività formativa e culturale più significativa del 2026 si terrà a Coccaglio (BS) il 12 e 13 febbraio.
L’evento sarà dedicato a tematiche cruciali come la leadership etica, il team building collaborativo e il benessere psicofisico dei professionisti, attraverso un format interattivo e multidisciplinare che favorisca l’apprendimento esperienziale e la condivisione di buone pratiche.
Con una visione lungimirante, Heartitude si propone di contribuire attivamente al dibattito pubblico sulla sostenibilità del sistema sanitario, riconoscendo che la cura del caregiver è condizione imprescindibile per garantire un’assistenza di qualità e un futuro resiliente per la sanità stessa.
Il benessere di chi cura è, quindi, il fulcro di un sistema sano.




