giovedì 16 Ottobre 2025
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Interrogatorio a San Vittore: luce su Soncin, accusato dell’omicidio di Genini.

Il carcere di San Vittore si appresta a diventare il palcoscenico di un interrogatorio cruciale, con l’arrivo della pm Alessia Menegazzo e della procuratrice aggiunta Letizia Mannella.
Al centro dell’attenzione, Gianluca Soncin, cinquantadue anni, è accusato di omicidio plurimo aggravato, un’accusa che ricopre la drammatica vicenda della morte di Pamela Genini, la giovane donna assassinata con un numero devastante di ferite – almeno ventiquattro – durante la sera precedente a Milano.
L’atroce gesto, apparentemente consumato in un contesto di violenta rottura sentimentale, è stato preceduto da un tentativo di auto-danno orchestrato dall’indagato, un gesto che, pur avendo comportato un ricovero ospedaliero, non ha impedito il suo rapido arresto.
L’indagato, già nella notte dei fatti, ha esercitato il suo diritto al silenzio, un elemento che la Procura ha immediatamente interpretato come un segnale di potenziale ostruzione alla giustizia e che ha portato alla richiesta di convalida del fermo e all’applicazione della custodia cautelare in carcere.

Questa richiesta, di natura delicata e di impatto significativo, ora è nelle mani del giudice per le indagini preliminari, Tommaso Perna, il cui giudizio determinerà la fase successiva del procedimento legale.
L’omicidio, che ha scosso profondamente la comunità milanese, solleva interrogativi complessi sulla dinamica della relazione tra Soncin e Genini.

L’aggravante del tentativo di suicidio suggerisce una rottura emotiva intensa e una profonda crisi personale, ma non mitiga la gravità dell’atto violento commesso.
La ricostruzione completa dei fatti, al di là delle prime impressioni, richiederà un’analisi meticolosa degli elementi raccolti sul campo, delle testimonianze e degli accertamenti medico-legali.
La profondità delle ferite inflitte rivela una furia omicida inaudita, e la Procura si troverà ad affrontare la sfida di comprendere le motivazioni che hanno spinto Soncin a compiere un gesto così estremo.

La decisione del gip Perna sarà quindi fondamentale per orientare le indagini e determinare la direzione in cui si svilupperà il processo.
L’attenzione è ora concentrata sulla possibilità di far emergere, attraverso l’interrogatorio, la verità dietro questo tragico evento.

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