Per affrontare il crescente divario tra domanda e offerta di servizi sanitari in Lombardia, la Giunta Regionale ha stanziato 10 milioni di euro destinati all’acquisizione di prestazioni da parte di strutture private accreditate, un intervento mirato a mitigare le attuali liste d’attesa e a garantire un accesso più rapido alle cure per i cittadini.
Questa decisione, formalizzata attraverso una delibera, si inserisce nel quadro del Piano Regionale di Governo delle Liste di Attesa (PRGla) 2025 e riflette un’analisi approfondita condotta dalle Aziende Territoriali di Sanità (ATS) in collaborazione con le strutture ospedaliere pubbliche.
L’analisi ha rivelato una situazione complessa: sebbene il sistema sanitario pubblico stia operando al massimo del suo potenziale, diverse strutture si trovano ad affrontare sfide significative.
Queste includono una carenza di personale medico e sanitario, spesso esacerbata da condizioni di stress e burnout, e la necessità di eseguire interventi di riqualificazione strutturale e di adeguamento tecnologico, che inevitabilmente comportano una temporanea riduzione delle prestazioni ambulatoriali disponibili.
Questi fattori, combinati con un inesorabile aumento della domanda di servizi sanitari, contribuiscono all’allungamento delle liste d’attesa e alla crescente frustrazione dei pazienti.
L’intervento regionale non va interpretato come una critica al sistema pubblico, bensì come un’integrazione strategica per ottimizzare l’allocazione delle risorse e garantire la continuità dell’assistenza.
Le ATS pubblicheranno bandi specifici per l’acquisizione di prestazioni da parte del settore privato accreditato, con scadenza per l’erogazione fissata al 30 giugno 2026.
Questa misura mira a fornire una risposta immediata e concreta alle esigenze dei cittadini lombardi, affiancando l’impegno costante delle strutture pubbliche.
Come sottolinea l’Assessore Regionale al Welfare, Guido Bertolaso, gli ospedali pubblici stanno attivamente lavorando a pieno regime, gestendo sia le prestazioni ordinarie che quelle straordinarie, con una particolare attenzione alla presa in carico dei pazienti più vulnerabili.
L’impegno del personale sanitario, spesso operante in condizioni di estrema pressione, e la necessità di ammodernare le infrastrutture rappresentano ostacoli significativi.
È fondamentale riconoscere che l’aumento della domanda di servizi sanitari supera la capacità di espansione del sistema pubblico, rendendo necessaria una soluzione innovativa e flessibile.
Il coinvolgimento del privato accreditato non solo alleggerisce il carico sulle strutture pubbliche, ma contribuisce anche a promuovere una maggiore equità nell’accesso alle cure, garantendo che i cittadini lombardi ricevano l’assistenza di cui hanno bisogno in tempi ragionevoli.
Questa iniziativa sottolinea la volontà della Regione Lombardia di affrontare le sfide del sistema sanitario con un approccio proattivo e orientato al miglioramento continuo della qualità dei servizi offerti.