martedì 19 Agosto 2025
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Lombardia, l’estate non si ferma: boom di turismo e prezzi

L’immagine di una Milano deserta ad agosto, un tempo stereotipo radicato, si è profondamente trasformata.

La città, e l’intera Lombardia, si confermano mete ambite, capaci di attrarre un flusso turistico costante e diversificato, ridefinendo il concetto stesso di alta stagione.

I dati relativi al periodo tra il 14 e il 17 agosto parlano chiaro: un’occupazione alberghiera che supera l’85% a Milano, con picchi superiori al 95% nelle zone lacustri e montane, a testimonianza di una domanda robusta e inaspettatamente resiliente.

L’incremento dei costi delle camere, un segnale tangibile di questa forte richiesta, sottolinea un cambiamento strutturale nel comportamento dei viaggiatori.

L’assessore al Turismo, Barbara Mazzali, interpreta questi risultati come una conferma della forza propulsiva della Lombardia nel panorama turistico nazionale e internazionale.

Non si tratta più di una competizione con le tradizionali destinazioni italiane, bensì di una coesistenza armoniosa, resa possibile dalla ricchezza e dalla varietà dell’offerta lombarda: dalle acque cristalline dei laghi, alle cime maestose delle montagne, all’arte e alla cultura che permeano le città.

Milano, in particolare, dimostra una capacità di attrazione globale, mantenendo un appeal significativo anche durante il mese di agosto.

Le preferenze geografiche dei visitatori si concentrano sull’alto Lago di Como, Lecco e la Valtellina, con località come Bormio, Livigno e Aprica che registrano un’affluenza eccezionale.

Anche le aree del basso e centro Lago di Como e la Bresciana, con i suoi laghi, si attestano su livelli di occupazione elevati, tra l’85% e il 90%.
Una flessione iniziale, dovuta a cancellazioni da parte di turisti americani e asiatici alla fine di luglio, è stata prontamente compensata da un’impennata di prenotazioni provenienti dal Nord Europa, dai Paesi Bassi, dal Regno Unito, dalla Polonia e dai paesi scandinavi, evidenziando la capacità di adattamento e diversificazione del mercato turistico lombardo.

Questo ha permesso di mitigare il calo e di mantenere una crescita delle tariffe compresa tra il 10% e il 20% rispetto al mese precedente.
L’analisi del profilo dei turisti rivela una prevalenza di coppie (45%), a differenza del 30% rappresentato dalle famiglie.

Gruppi organizzati e viaggiatori singoli contribuiscono in misura minore.
Questa tendenza suggerisce un turismo più orientato all’esperienza individuale e alla scoperta del territorio, lontano dai modelli turistici di massa.
Un elemento particolarmente significativo è il basso tasso di stagionalità del turismo lombardo (0,29), rispetto al dato nazionale (0,56).

Questa destagionalizzazione, frutto di una strategia mirata, distribuisce i flussi turistici lungo tutto l’anno, generando benefici economici e sociali per le comunità locali, gli operatori del settore e l’ambiente.
L’assessore Mazzali sottolinea che questo successo non è frutto del caso, ma il risultato di una visione strategica avviata due anni fa, volta a promuovere la Lombardia non solo attraverso le sue icone più conosciute, ma valorizzando ogni angolo, ogni borgo, ogni storia autentica.
L’obiettivo primario è la normalizzazione dei flussi turistici, la tutela della competitività internazionale e l’innalzamento della qualità dell’offerta, con un focus sull’accoglienza e la promozione mirata dei mercati.
I risultati attuali confermano che la Lombardia sta percorrendo la strada giusta, consolidando la sua posizione di destinazione turistica di eccellenza.

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