venerdì 26 Settembre 2025
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Lombardia, maltempo: l’eroismo silenzioso dei volontari in campo.

La recente ondata di maltempo che ha investito la Lombardia ha messo a dura prova la resilienza del territorio e la capacità di risposta della Protezione Civile regionale.
Oltre mille volontari, un esercito silenzioso di eroi quotidiani, si sono mobilitati senza sosta per mitigare gli effetti devastanti delle alluvioni e delle frane, focalizzando gli sforzi in particolare nella provincia di Como, epicentro delle precipitazioni più intense.

L’attivazione della Colonna Mobile Regionale, un’unità complessa che integra le competenze specialistiche di A2A, dell’Associazione Nazionale Alpini e del Parco del Ticino, testimonia la capacità di coordinamento e l’integrazione di risorse eterogenee per fronteggiare emergenze di tale portata.

L’impegno dei volontari non si limita a semplici operazioni di sgombero; è un atto di profonda umanità, un baluardo contro la disperazione e un sostegno tangibile per le comunità colpite.

Come sottolinea l’assessore regionale alla Protezione Civile, Romano La Russa, la loro professionalità, la loro dedizione e la loro vicinanza sono cruciali in momenti di crisi.
La Protezione Civile lombarda si configura, in questa situazione, non solo come un’organizzazione efficiente, ma come un simbolo di solidarietà e un motore di coesione sociale.

La macchina operativa ha impiegato un parco mezzi considerevole, superando i duecento veicoli, per garantire ai volontari la possibilità di intervenire efficacemente.
Dalla rimozione dei detriti che ostruivano le vie di comunicazione all’evacuazione delle acque stagnanti in scantinati e abitazioni, passando per l’assistenza diretta alle popolazioni, l’azione è stata multiforme e capillare.
La Sala Operativa regionale, cuore nevralgico del sistema, mantiene una vigilanza costante, operando ininterrottamente ventiquattro ore su ventiquattro per monitorare l’evoluzione della situazione e dirigere gli interventi, agendo come un sistema di controllo centralizzato e flessibile.
Questa emergenza non è solo un evento atmosferico; è una sfida complessa che interroga la nostra capacità di adattamento, la vulnerabilità del territorio e la necessità di investimenti mirati alla prevenzione del rischio idrogeologico.

Richiede, inoltre, una riflessione approfondita sulla fragilità delle infrastrutture e sulla necessità di rafforzare la resilienza delle comunità, promuovendo una cultura della prevenzione e della preparazione, basata sulla conoscenza del territorio e sulla collaborazione tra istituzioni, volontari e cittadini.
Il ruolo della Protezione Civile, in questo contesto, si configura come un punto di riferimento fondamentale, non solo in fase di emergenza, ma anche come promotore di iniziative di sensibilizzazione e di formazione.

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