La Lombardia si appresta a rivoluzionare il sistema di accesso ai servizi sanitari, con l’implementazione di un Centro Unico di Prenotazione (Cup) operativo entro il 2026 o nei primi mesi del 2027.
L’ambizioso progetto, annunciato dall’Assessore Regionale Guido Bertolaso in occasione dell’inaugurazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale ‘Pini’ di Milano, posiziona la Regione Lombardia come pioniera nazionale nell’adozione di un modello centralizzato per la gestione delle prenotazioni sanitarie.
L’adozione di un Cup unico rappresenta un passaggio cruciale per ottimizzare l’efficienza, migliorare l’esperienza del paziente e ridurre le disomogeneità presenti nel sistema attuale, frammentato tra diverse realtà locali.
L’obiettivo è superare le barriere operative e informative che spesso ostacolano l’accesso ai servizi, consentendo ai cittadini di prenotare visite, esami e interventi in modo più semplice e trasparente, indipendentemente dalla sede operativa della struttura sanitaria.
Bertolaso ha riconosciuto apertamente che il percorso di transizione non è privo di ostacoli.
La sfida più significativa risiede nell’integrazione di sistemi preesistenti, spesso obsoleti e caratterizzati da una complessità notevole.
L’esempio degli Ospedali Civili di Brescia, con la loro vasta rete di oltre 4.000 agende, illustra la portata del compito: armonizzare tali strutture in un’unica piattaforma coerente, capace di gestire flussi di dati complessi e rispondere alle diverse esigenze delle strutture sanitarie, richiede un impegno significativo e una profonda revisione dei processi esistenti.
La difficoltà riscontrata sottolinea la necessità di un approccio flessibile e adattivo, capace di apprendere dagli errori e di correggere il tiro in itinere.
L’esperienza maturata finora ha permesso di identificare aree di miglioramento e di affinare le strategie di implementazione, garantendo il rispetto dei tempi previsti e la realizzazione di un sistema Cup robusto e performante.
Questo processo di apprendimento continuo, unito a un costante monitoraggio dei risultati, è essenziale per garantire il successo del progetto e la sua capacità di rispondere alle esigenze future del sistema sanitario lombardo.
La centralizzazione non mira a uniformare, ma a razionalizzare, preservando al contempo la specificità delle diverse realtà territoriali.








