domenica 10 Agosto 2025
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Ludovico Peregrini, addio a un pilastro della televisione italiana.

Ludovico Peregrini, figura emblematica del panorama televisivo italiano, si è spento all’età di 82 anni in Bretagna, lasciando un vuoto inestimabile.

La notizia, diffusa dalla moglie Nicou e dalle figlie Sofia e Anna, sancisce la scomparsa di un uomo che ha saputo coniugare rigore intellettuale, acume televisivo e un profondo legame con il pubblico, divenendo sinonimo di integrità e affidabilità.

Nato a Como il 27 giugno 1943, Peregrini ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dello spettacolo, non come semplice collaboratore, ma come custode di un ethos professionale che oggi appare quasi anacronistico.
La sua formazione letteraria, culminata con la laurea alla Cattolica di Milano, ha fornito le basi per una comprensione profonda del linguaggio e della comunicazione, qualità che ha saputo applicare con maestria nel suo percorso televisivo.
Il suo ingresso in televisione, mediato da un amico che lavorava in Rai, lo ha inizialmente portato a collaborare con Pippo Baudo a “Settevoci”.

Tuttavia, è con Mike Bongiorno che Peregrini ha trovato la sua vera dimensione, inaugurando un sodalizio straordinario che ha attraversato decenni e generazioni di telespettatori.

L’appellativo “Signor No”, che lo ha consacrato nell’immaginario collettivo, non era un semplice soprannome, ma il simbolo di un impegno incrollabile verso la correttezza e il rispetto delle regole.

Di fronte alle inevitabili richieste di “deroga” avanzate dal conduttore, Peregrini si ergeva a baluardo dell’equità, garantendo che il gioco rimanesse leale e trasparente per tutti i partecipanti.
Questa sua fermezza, lungi dall’essere percepita come rigidità, è stata interpretata dal pubblico come garanzia di affidabilità e di serietà.
Il contributo di Peregrini non si è limitato a “Rischiatutto”.
La sua versatilità lo ha visto impegnato in programmi di successo come “Scommettiamo?”, “Flash”, “La ruota della fortuna”, “Bravo Bravissimo” e “Chi vuol essere milionario?”, affiancando Gerry Scotti.

La collaborazione con Mike Bongiorno si è estesa anche alla direzione artistica del Festival di Sanremo 1997, un ulteriore segno della sua capacità di operare con successo in diversi ambiti del mondo dello spettacolo.
Meno noto, ma non meno significativo, è il suo talento come autore di canzoni per artisti del calibro di Mino Reitano, Toto Cutugno e Mina.
La sua voce ha inoltre accompagnato i quiz “Mike Bongiorno Bis” e “Telemike”, e nel 2016 ha contribuito al remake di “Rischiatutto” con Fabio Fazio, dimostrando una capacità di adattamento e una passione per il suo lavoro che non si sono mai affievolite.

Ludovico Peregrini lascia un’eredità di professionalità, integrità e dedizione che rappresenta un modello per le future generazioni di professionisti dello spettacolo.
La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, ma il suo ricordo continuerà a vivere nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e apprezzarlo.

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