La rete metropolitana di Milano si appresta a un’espansione strategica che ridefinirà la mobilità nell’area nord, con l’approvazione definitiva del prolungamento della linea M5 fino a Monza.
L’accordo, sancito dalla giunta comunale e supportato da un consorzio di enti – Ministero delle Infrastrutture, Regione Lombardia e Comune di Milano (Palazzo Marino) – definisce un investimento complessivo di quasi due miliardi di euro, una cifra che riflette la complessità e l’ampiezza dell’opera.
Il progetto, gestito da MM Spa, prevede la realizzazione di tredici chilometri di tracciato sotterraneo, arricchito da undici nuove stazioni e un deposito dedicato, elementi cruciali per l’integrazione della linea nel tessuto urbano e la sua futura espansione.
Con questo incremento, la M5 raggiungerà una lunghezza totale di ventisei chilometri, servita da un totale di trenta stazioni, intercettando importanti centri come Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo e, infine, Monza.
Il quadro finanziario attuale si articola su una base di 1 miliardo 298 milioni di euro, con una distribuzione ponderata tra i vari stakeholder.
Il governo centrale contribuisce con la quota più consistente, pari a 933 milioni, mentre i comuni di Monza, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni, in quanto beneficiari diretti del prolungamento, partecipano con un contributo congiunto di 45 milioni.
Il Comune di Milano stanzia 37 milioni e la Regione Lombardia assicura un finanziamento di 283 milioni.
L’iter progettuale ha incontrato ostacoli, con la necessità di reperire risorse aggiuntive, 586 milioni, per coprire imprevisti e costi aggiuntivi.
Questa necessità ha portato a una riallocazione strategica di fondi originariamente destinati ad altri progetti infrastrutturali.
Nello specifico, risorse destinate al prolungamento della linea M4 verso Segrate (406.353.433 euro) e all’ampliamento del deposito Gallaratese della M1 (70.140.193 euro) sono state reindirizzate al progetto M5, una decisione che ha sollevato contestazioni da parte del Comune di Segrate, preoccupato per il ritardo nella realizzazione della propria infrastruttura.
A questa manovra si aggiungono 10 milioni stanziati più recentemente dalla Regione Lombardia.
L’assessora milanese alla Mobilità, Arianna Censi, ha voluto sottolineare come questa riallocazione di risorse non rappresenti una diminuzione dell’importanza del progetto M4, bensì un’opportunità per accelerare la realizzazione di un’opera in stato di avanzamento più maturo.
Si tratta di un approccio pragmatico volto a massimizzare l’impatto positivo sulla mobilità metropolitana, riconoscendo che la tempestività è un fattore determinante per migliorare la qualità della vita dei cittadini e sostenere lo sviluppo economico del territorio.
L’espansione della M5 rappresenta quindi un tassello fondamentale per un sistema di trasporto pubblico più efficiente e capillare, capace di rispondere alle crescenti esigenze di mobilità dell’area metropolitana milanese.



