L’eccellenza motociclistica italiana, un patrimonio culturale ed industriale riconosciuto a livello globale, si confronta oggi con sfide complesse, in primis quelle derivanti dalle crescenti tensioni commerciali internazionali e dall’imposizione di dazi protezionistici.
Tuttavia, l’affermazione di Carlo Bonomi, presidente di Fiera Milano e figura chiave nell’evento Eicma, l’Esposizione internazionale delle due ruote, suggerisce un futuro di resilienza e persino di crescita per questo settore.
La forza trainante di questo ottimismo risiede nella capacità distintiva del “Made in Italy” motociclistico.
Non si tratta semplicemente di produrre veicoli, ma di incarnare un’estetica ricercata, un design innovativo e una qualità costruttiva che trascendono le dinamiche puramente economiche.
I consumatori, sempre più consapevoli e disposti a premiare l’eccellenza, dimostrano una propensione a sostenere economicamente questo valore aggiunto, superando le barriere tariffarie con una maggiore disponibilità a investire in un prodotto che rappresenta un simbolo di stile e performance.
La competizione internazionale, in particolare quella proveniente dalla Cina, è innegabile e richiede un’analisi lucida e pragmatica.
La Repubblica Popolare Cinese ha compiuto progressi significativi in termini di capacità produttiva e innovazione tecnologica, ambendo a una posizione di leadership nei diversi settori industriali.
Per affrontare questa sfida, è imperativo che tutte le parti in gioco operino in un contesto di regole eque e trasparenti.
La competizione, per essere virtuosa, deve svolgersi su un “campo inclinato” equilibrato, dove ogni attore abbia pari opportunità di competere.
Un sistema distorto, dove alcune aziende beneficiano di vantaggi ingiusti, compromette l’integrità del mercato e penalizza l’innovazione.
Bonomi sottolinea, inoltre, l’ineludibilità degli investimenti per la sopravvivenza e la crescita delle imprese.
In un mondo in rapida evoluzione, caratterizzato da cambiamenti tecnologici radicali e da una crescente complessità dei mercati, l’innovazione non è un optional, ma una necessità impellente.
Gli investimenti in ricerca e sviluppo, in nuove tecnologie, in formazione del personale, sono essenziali per mantenere la competitività e per cogliere le opportunità offerte da un contesto globale in continuo cambiamento.
Un supporto governativo a questi investimenti, sotto forma di incentivi fiscali o agevolazioni finanziarie, sarebbe accolto con favore dagli industriali, stimolando ulteriormente la crescita e la creazione di posti di lavoro.
Il futuro del “Made in Italy” motociclistico, quindi, dipende dalla capacità di coniugare la forza del design e della qualità con un’azione strategica orientata all’innovazione continua e alla tutela di un contesto competitivo equo.








