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lunedì 17 Novembre 2025

Maria Grazia Cutuli: Santa Venerina ricorda, il premio riflette il coraggio del giornalismo

A distanza di oltre due decenni dalla tragica scomparsa di Maria Grazia Cutuli, giornalista del Corriere della Sera barbaramente assassinata in Afghanistan, la sua terra natale, Santa Venerina, un piccolo borgo alle pendici dell’Etna, continua a onorarne la memoria.

La ventunesima edizione del premio a lei dedicato, sostenuto dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia, si configura non solo come un omaggio a una figura chiave del giornalismo di guerra, ma anche come un’occasione per celebrare l’impegno civile e la coraggio che animano chi si dedica all’indagine e alla narrazione di realtà complesse e spesso pericolose.

Il premio, un’eredità che si rinnova annualmente, si distingue per l’attenzione rivolta a voci che, da contesti diversi, illuminano angoli oscuri della cronaca internazionale.

Quest’anno, il riconoscimento si dispiega in tre sezioni emblematiche.

Jeremy Scahill, giornalista indipendente e co-fondatore di piattaforme come DropSite News e The Intercept, si aggiudica il premio per la “Stampa estera”, testimoniando come l’informazione indipendente e l’indagine approfondita possano smascherare dinamiche di potere e responsabilità.

Maria Gianniti, corrispondente Rai da Gerusalemme, riceve il premio per la “Stampa nazionale”, un segno di apprezzamento per la sua capacità di raccontare un territorio complesso e conflittuale con rigore e sensibilità.
Infine, Luisa Santangelo, redattrice de La Sicilia, è premiata come “Giornalista siciliana emergente”, un investimento nel futuro del giornalismo locale e un incoraggiamento a nuove generazioni di narratori di storie siciliane, spesso troppo silenziose.
“Questo momento è imprescindibile,” sottolinea il sindaco di Santa Venerina, Santo Raciti, “perché ci ricorda il prezzo del coraggio nel giornalismo e il dovere di sostenere chi, come Maria Grazia, si spinge oltre i confini, affrontando rischi per portare alla luce la verità.
” Il premio, quindi, non è solo una celebrazione del passato, ma un monito per il presente, un invito a difendere la libertà di stampa e a promuovere un giornalismo di qualità, capace di informare, sensibilizzare e stimolare il dibattito pubblico.

La cerimonia, in programma il 22 novembre alle ore 18 nel cineteatro Eliseo, sarà preceduta da un momento di riflessione e omaggio alla tomba di Maria Grazia Cutuli, un luogo semplice e raccolto, simbolo di una vita spezzata troppo presto ma che continua a ispirare.
La conduzione della serata, coordinata da Francesco Faranda, ex segretario di redazione del Corriere della Sera, sarà affidata alla giornalista Daiana Paoli, caporedattrice del Tg1, ulteriore garanzia di professionalità e competenza.
L’evento si preannuncia un’occasione non solo per onorare una figura di spicco del giornalismo italiano, ma anche per ribadire l’importanza di un’informazione libera, responsabile e al servizio della collettività.

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