Maria Sole Agnelli, figura poliedrica e testimone privilegiata di un’epoca, si è spenta oggi all’età di cento anni.
Nata a Villar Perosa, in Piemonte, il 9 agosto 1925, la sua esistenza si è dipanata tra l’impegno civile, la passione per l’arte equestre e il solido impegno filantropico, incarnando un esempio di intelligenza, raffinatezza e dedizione al bene comune.
La sua vita fu segnata da due importanti legami sentimentali.
Dalla sua unione con Ranieri Campello della Spina nacquero Virginia, Argenta, Cintia e Bernardino, mentre dal successivo matrimonio con Pio Teodorani Fabbri giunse Eduardo, ampliando il suo panorama familiare.
Questi legami non furono solo fonte di affetti personali, ma contribuirono a plasmare la sua visione del mondo, intrisa di valori umanistici e di una profonda sensibilità verso le problematiche sociali.
La sua figura si distinse anche per l’impegno politico, un capitolo significativo della sua biografia che la vide sindaca di Campello sul Clitunno, in Umbria, tra il 1960 e il 1970.
Un incarico insolito per una donna della sua estrazione sociale, che testimonia la sua volontà di trascendere i confini del privilegio e di dedicarsi attivamente al servizio della comunità, affrontando le sfide amministrative con pragmatismo e spirito innovativo.
Il suo breve ma intenso mandato amministrativo, sebbene poco documentato, rappresenta una parentesi unica nel panorama della storia locale umbra.
Ma è forse nel mondo dell’equitazione che Maria Sole Agnelli ha lasciato un segno indelebile.
La sua passione per i cavalli si è tradotta in un impegno costante e in un successo sportivo notevole.
I suoi stalloni, selezionati con cura e addestrati con metodo, hanno brillato in competizioni nazionali e internazionali, culminando con la prestigiosa medaglia d’argento conquistata durante le Olimpiadi di Monaco del 1972.
Quel successo olimpico, oltre a celebrare l’eccellenza sportiva, riflette la sua capacità di coniugare la passione per la bellezza con la ricerca della performance e l’impegno verso il perfezionamento tecnico.
Per quattordici anni, fino al 2018, Maria Sole Agnelli ha ricoperto la carica di Presidente della Fondazione Agnelli, un ruolo che le ha permesso di ampliare il suo impegno filantropico e di sostenere progetti di ricerca, cultura, arte e sviluppo sociale in Italia e nel mondo.
Sotto la sua guida, la Fondazione ha rafforzato il suo ruolo di motore di innovazione e di promozione di iniziative volte a migliorare la qualità della vita e a promuovere la sostenibilità ambientale.
La sua eredità in questo campo è significativa e continua a ispirare nuove generazioni di leader impegnati nel sociale.
La scomparsa di Maria Sole Agnelli segna la fine di un’epoca e lascia un vuoto incolmabile nel panorama culturale e sociale italiano.
La sua vita, ricca di esperienze e di impegni, rappresenta un esempio di come sia possibile coniugare la responsabilità sociale, l’eccellenza personale e la passione per l’arte, contribuendo a rendere il mondo un luogo migliore.




