Milano si conferma epicentro di un fermento turistico inarrestabile, con maggio 2024 che irrompe nei libri di storia come mese di picco assoluto per affluenza: 915.292 arrivi, un dato che consolida la tendenza in crescita iniziata già ad aprile, anch’esso mese record con oltre 800.000 presenze. Questi risultati, che segnalano un incremento del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, proiettano Milano in una posizione di leadership nel panorama del turismo italiano, rafforzando il suo ruolo di destinazione primarie per un pubblico internazionale.L’analisi delle provenienze rivela una geografia variegata e significativa. Gli Stati Uniti mantengono la posizione di leadership nella classifica dei paesi di origine, confermando l’attrattiva della città per il visitatore americano. A seguire, Francia, Germania, Regno Unito, Cina, Spagna, Svizzera, Polonia, Brasile e Romania completano il quadro di un bacino di utenza globale. Questa diversificazione testimonia la capacità di Milano di intercettare interessi e desideri differenti, proponendo un’offerta turistica multidimensionale.Nel corso del 2024, il flusso complessivo di visitatori ha superato la soglia dei nove milioni, rappresentando una percentuale preponderante (74%) degli arrivi nell’area urbana e un’ancora maggiore (78,5%) nel territorio della Città Metropolitana. Questo dato cruciale evidenzia il peso economico e sociale del turismo per l’intera area milanese, spostando l’attenzione dalla mera dimensione quantitativa a quella qualitativa degli impatti generati.L’assessora al Turismo, Martina Riva, ha sottolineato come questi numeri record legittimino una rivendicazione cruciale: la possibilità di adeguare l’imposta di soggiorno, un elemento fondamentale per la gestione sostenibile del turismo. L’attuale limitazione, fissata a 5 euro, risulta penalizzante rispetto a città d’arte come Roma, Firenze e Venezia, e a località balneari come Rimini o Verbania, dove la tassa può raggiungere i 10 euro a notte.L’aumento dell’imposta, focalizzato sulle strutture alberghiere di lusso (4 e 5 stelle), genererebbe un incremento significativo delle entrate comunali, stimato in circa 20 milioni di euro all’anno. Una cifra che, lungi dall’essere un mero incremento di cassa, rappresenta un’opportunità concreta per investimenti strategici: la costruzione di una nuova scuola, la realizzazione di una piscina comunale, l’ampliamento delle risorse per le biblioteche pubbliche o l’assunzione di personale per la polizia locale, con un impatto diretto sulla qualità della vita dei cittadini.La sensibilità verso la pressione fiscale sui residenti è una considerazione prioritaria. L’analisi rivela che l’80% dei turisti che soggiornano nelle strutture di lusso sono stranieri, rendendo l’incremento dell’imposta di soggiorno un’operazione a impatto limitato per i contribuenti italiani, e orientata a mitigare gli oneri derivanti dall’aumento del flusso turistico sull’infrastruttura e sui servizi pubblici. Si tratta, in definitiva, di un atto di responsabilità verso la comunità locale, volto a garantire che il turismo, pur rappresentando una risorsa preziosa, contribuisca in modo equo e sostenibile al benessere collettivo.
Milano Batte Record: Maggio da Sogno e Turismo in Crescita
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