A Milano, la trasformazione demografica si riflette anche nelle scelte onomastiche e trasmette segnali di un cambiamento culturale profondo.
I dati anagrafici del 2024 rivelano tendenze significative, con un incremento notevole di neonati che portano il cognome di entrambi i genitori, o unicamente quello materno, fenomeno amplificato dalla sentenza della Corte Costituzionale del 2022, che ha abrogato la precedente automatizzazione del cognome paterno.
Questo cambiamento, più che una semplice variazione formale, denota un’evoluzione nel concetto stesso di famiglia e nella ridefinizione dei ruoli genitoriali, riflettendo una maggiore condivisione delle responsabilità e una valorizzazione della figura materna.
Analizzando l’andamento demografico, sui 9.147 nati nel capoluogo lombardo, quasi un quinto (18,6%, pari a 1.700) porta il doppio cognome, un dato in crescita rispetto al 16% dell’anno precedente.
Il 13,6% dei neonati, invece, assume il cognome della madre, indicando una preferenza che si consolida nel tempo.
Il tasso di natalità, pari a 6,48 nati per mille abitanti, posiziona Milano in un contesto di relativa stabilità, con una popolazione femminile neo-madre prevalentemente italiana (72%, rappresentante 6.650 donne) con un’età media al parto di 35,5 anni.
Un dato interessante è la differenza di età al parto tra le donne italiane e le straniere, quest’ultime con un’età media di 32,2 anni.
Tra le comunità straniere più numerose spiccano le egiziane (515), seguite da cinesi (220) e filippine (199), ognuna con le proprie specificità culturali che influenzano le scelte demografiche e le pratiche onomastiche.
La tendenza osservata nei primi sei mesi del 2024 conferma la stabilità del quadro demografico, con 4.323 neonati registrati.
Nel panorama dei nomi, Leonardo mantiene saldamente la sua posizione di prediletto per i maschi, un dominio che dura da oltre un decennio.
Dietro di lui, Tommaso ed Edoardo completano il podio, pur con una leggera variazione rispetto alla classifica dell’anno precedente.
Tra le femmine, Sofia riconquista la vetta, come nel 2022, relegando Matilde, che aveva occupato la prima posizione l’anno precedente, in una posizione defilata, superata anche da Beatrice e Vittoria.
Questa preferenza per Sofia testimonia una ricerca di nomi classici, eleganti e culturalmente apprezzati, in un contesto in cui le tendenze onomastiche oscillano tra tradizione e innovazione.
La distribuzione geografica delle nascite rivela che i municipi più prolifici sono l’8 (1.434), il 9 (1.242) e il 7 (1.107), aree che abbracciano un’ampia porzione della città, da San Siro a Niguarda.
Tuttavia, la concentrazione maggiore di nuovi nati si osserva in un’area più centrale, tra Buenos Aires, Porta Venezia e Porta Monforte, un segnale di dinamiche sociali ed economiche complesse.
La mappa dei quartieri con più piccoli evidenzia una diversa distribuzione della popolazione residente e delle famiglie con bambini, influenzata da fattori come l’accessibilità ai servizi, la presenza di spazi verdi e la composizione socio-economica.