Dalle prime ore del pomeriggio, una marea umana ha inondato le vie del centro milanese, dando il via all’edizione 2024 del Milano Pride. Il corteo, partito da via Vittor Pisani, un crocevia pulsante di energia e speranza a ridosso della Stazione Centrale, ha visto convergere migliaia di persone, un afflusso che testimonia la crescente consapevolezza e l’impegno civile per i diritti LGBTQIA+. In testa al corteo, il simbolico “trenino delle famiglie arcobaleno”, un mosaico di volti sorridenti e affetti, ha preceduto la presidente di Arcigay Milano, Alice Redaelli, portando con sé lo striscione che incarna la resilienza e la determinazione della comunità: “Resistenza Arcobaleno”. A seguire, un panorama variegato di forze politiche, sindacati e aziende che, attraverso la sponsorship, manifestano il proprio sostegno a una parata che da anni rappresenta un momento cruciale per la rivendicazione di diritti fondamentali.Un gesto di forte richiamo è stato il cartonato del governatore lombardo Attilio Fontana, esposto sul carro del Partito Democratico, una provocazione pacifica che sottolinea l’assenza della Regione Lombardia all’evento. La mancata partecipazione istituzionale, un campanello d’allarme per chi crede nel dialogo e nell’inclusione, è stata ampiamente commentata, riflettendo un divario tra la sensibilità della società civile e alcune posizioni politiche. La presenza di esponenti del Movimento 5 Stelle ha contribuito a delineare un quadro politico frammentato ma attento alle tematiche di genere.Il carro di Avs (Arcigay Visibile Sensibile) ha veicolato un messaggio potente e urgente, con lo striscione “No Pride in Genocide” e le bandiere palestinesi, intrecciando la lotta per i diritti LGBTQIA+ con la solidarietà verso un popolo che soffre. Questo atto di connessione tra diverse battaglie per la giustizia, ha generato un’onda di commozione e riflessione, ricordando che l’oppressione e la discriminazione si manifestano in molteplici forme e contesti.Il corteo non è stato solo una sfilata, ma anche un teatro di satira e di commento sociale. Tra la folla, cartelli ironici e pungenti hanno criticato apertamente le scelte del governo in carica, con frasi che, pur nel loro tono leggero, esprimono un profondo malcontento e un desiderio di cambiamento, come il cartello che ironicamente paragona la scelta di avere figli unici all’alternativa politica offerta da Fratelli d’Italia.Il Milano Pride 2024 si configura quindi come un evento complesso e articolato, che va oltre la semplice celebrazione dell’orgoglio LGBTQIA+, trasformandosi in una piattaforma di denuncia sociale, di richiamo all’inclusione e di solidarietà internazionale. Un appuntamento cruciale per ricordare che la strada verso la piena uguianza è ancora lunga e costellata di ostacoli, ma che la forza della comunità e la resilienza del suo impegno non mancano.
Milano Pride 2024: un corteo tra diritti, denuncia e solidarietà.
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