giovedì 11 Settembre 2025
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Milano ricorda il 11 settembre: un’amicizia che resiste.

Ventiquattro anni dopo, il 11 settembre continua a riverberarsi nel cuore di Milano, in un atto di memoria solenne e condivisa.
La città, custode di un’amicizia profonda e duratura con gli Stati Uniti, ha rinnovato il suo omaggio alle vittime della strage, con una cerimonia che si è svolta nella piazza dedicata a quella data cruciale, dinanzi alla sede della Città metropolitana.
Il sindaco Giuseppe Sala, nel suo discorso, ha evocato l’eco di un sentimento collettivo che emerse in quelle ore di sgomento e dolore: l’espressione “siamo tutti americani”.

Un grido che trascendeva i confini nazionali, un’affermazione di solidarietà verso un paese simbolo di ideali che l’attentato stesso intendeva annientare: la libertà, la democrazia, la ricerca di un futuro prospero fondato sul rispetto dei diritti individuali.
Sala ha sottolineato come questo coro unanime, sebbene maturato in un contesto emotivo intenso, non debba affievolirsi con il tempo, ma anzi, irrobustirsi come un pilastro di impegno morale, un vincolo di affetto verso coloro che hanno subito la perdita di persone care e verso l’intera nazione americana.

Il console generale degli Stati Uniti a Milano, Douglass Benning, ha espresso profonda gratitudine per la costante dedizione della città lombarda nel mantenere viva la memoria di quei tragici eventi.
Questo gesto, ha affermato, testimonia la tenace amicizia che lega i due paesi, un rapporto basato su valori condivisi e cementato da innumerevoli legami familiari e culturali che intersecano le nostre società.

L’Italia, ha aggiunto, si configura come un alleato imprescindibile nella promozione della pace, della stabilità internazionale e nella lotta contro il terrorismo, una sfida globale che richiede una risposta coordinata e resiliente.
La cerimonia ha avuto un ulteriore significato simbolico con la restituzione alla città, dopo un accurato restauro, dell’opera “L’uomo della luce” del celebre artista spagnolo Bernardì Roig.

Questa iniziativa, frutto della collaborazione tra la Città metropolitana e la Triennale di Milano, rappresenta un omaggio duraturo a tutte le vittime del terrorismo e delle stragi, un gesto concreto per sedimentare una memoria condivisa e trasmettere alle future generazioni il valore inestimabile della pace.
L’opera, luminosa e suggestiva, si pone come un faro di speranza, un invito a non dimenticare il passato, ma a costruire un futuro fondato sulla tolleranza, il dialogo e la giustizia.

La sua presenza nel tessuto urbano milanese testimonia l’impegno della città a non cedere all’oblio e a custodire la memoria come un bene prezioso, un patrimonio da proteggere e tramandare.

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