Milano è di nuovo sotto scacco, teatro di una recrudescenza di micro-crimini che colpiscono soprattutto il settore del lusso.
Due episodi distinti, verificatisi in poche ore, hanno scosso la tranquillità del centro città, mettendo a nudo una pericolosa escalation di furti mirati e una preoccupante disorganizzazione criminale.
Il primo evento, avvenuto in viale Bligny intorno alle 18, ha visto una figura di micro-criminalità agire con rapidità e precisione.
La vittima, un imprenditore turco di 53 anni in visita per questioni professionali, accompagnato dalla figlia, è stato avvicinato da un giovane di origine nordafricana.
L’azione, fulminea, ha comportato la sottrazione di un orologio Richard Mille, un oggetto di inestimabile valore, stimato in 300.
000 euro.
La presenza di due complici, fuggiti immediatamente dopo il colpo, suggerisce una pianificazione accurata e un’organizzazione criminale strutturata.
L’atto, oltre alla perdita materiale, ha causato un profondo trauma alla vittima, che si è ritrovata improvvisamente vittima di un’aggressione in piena luce del giorno.
A distanza di poche ore, in via Alamanni, si è verificato un secondo episodio di analoga gravità.
Un uomo di 60 anni, residente a Milano, è stato derubato del suo Patek Philippe, un orologio di pregio valutato in 80.
000 euro.
Questa volta, i malfattori si sono serviti di uno scooter per compiere la loro azione, sfruttando la velocità e la manovrabilità del veicolo per guadagnare rapidamente terreno e sfuggire alle forze dell’ordine.
Il momento del furto, mentre la vittima scendeva dall’auto, sottolinea la vulnerabilità di chi si trova in una situazione di distrazione.
Questi due eventi, apparentemente isolati, si inseriscono in un contesto più ampio di crescente preoccupazione per la sicurezza nelle aree urbane.
L’incremento dei furti di orologi di lusso, sempre più frequentemente mirati, non è solo un problema di criminalità comune, ma riflette dinamiche più complesse, come la richiesta di mercato di oggetti rubati, il coinvolgimento di reti criminali transnazionali e una crescente sensibilità verso la percezione del valore e del lusso.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile, sono in corso per identificare i responsabili e ricostruire la dinamica dei furti.
L’attenzione è rivolta non solo alla ricerca dei singoli individui coinvolti, ma anche all’analisi delle reti criminali che operano nel territorio e alla mappatura dei canali di ricettazione degli oggetti rubati.
La necessità di rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nelle aree più a rischio, implementare sistemi di videosorveglianza avanzati e promuovere una maggiore collaborazione tra cittadini e istituzioni si fa sempre più urgente per contrastare efficacemente questo fenomeno e restituire a Milano la sua reputazione di città sicura e accogliente.