lunedì 15 Settembre 2025
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Milano, terremoto urbanistico: indagini a catena rivelano irregolarità

A Milano, un’ondata di indagini giudiziarie che intersecano il tessuto urbanistico della città si appresta a concludersi, rivelando un quadro complesso di presunte irregolarità nella gestione del territorio.

Quattro fascicoli, originariamente incentrati su accuse di abuso edilizio, lottizzazione abusiva e falsificazione documentale, coinvolgono un ampio spettro di professionisti, progettisti, architetti, società e i loro dirigenti, sollevando interrogativi significativi sulla trasparenza e la legalità nel settore dell’edilizia.
Le inchieste, ormai in fase di conclusione, riguardano interventi di rilevanza architettonica e urbana, ciascuno portatore di peculiarità e implicazioni specifiche.

Tra questi spiccano il complesso “Scalo House”, un ambizioso progetto residenziale in via Lepontina, oggetto di un sequestro a novembre a causa di presunte violazioni urbanistiche; le “Residenze Lac”, realizzate in un’area strategica come il Parco delle Cave, sollevando preoccupazioni circa la tutela del patrimonio ambientale; “Il Giardino Segreto”, un edificio residenziale di 61 appartamenti situato in via Lepontina, e “The Nest”, un controverso intervento che ha sostituito un’area di parcheggio in via Fontana, nelle immediate vicinanze del Palazzo di Giustizia.
Quest’ultimo, in particolare, ha attirato l’attenzione dei magistrati per la realizzazione di due palazzine, già vendute, in un’area definita non conforme alle normative vigenti, suggerendo potenziali incongruenze nella pianificazione e nell’esecuzione dei lavori.
Parallelamente alla conclusione dei primi quattro fascicoli, che si focalizzano sugli aspetti tecnici e formali delle costruzioni, l’attenzione dei pubblici ministeri si estende a profili più ampi, indagando su possibili elementi di corruzione e turbativa d’asta.

Questa estensione degli accertamenti sottolinea la complessità del fenomeno e la possibilità di collegamenti tra irregolarità edilizie e dinamiche illecite.
L’inchiesta non si limita ai progetti già oggetto di indagine.

Altri interventi, tra cui il complesso “New Living”, caratterizzato da una torre di 22 piani e un edificio di 8 piani in via dei Rospigliosi, a San Siro, rimangono sotto la lente d’ingrandimento.

Questo progetto, inserito in una più ampia indagine che ha portato ad arresti domiciliari, tra cui figure di spicco come l’ex assessore Giancarlo Tancredi e il CEO di Coima, Manfredi Catella (misure poi revocate dal Tribunale del Riesame), evidenzia la portata del fenomeno e la sua possibile estensione a un numero ancora maggiore di interventi edilizi.
La revisione di questi provvedimenti, in attesa del deposito delle motivazioni, rappresenta un momento cruciale per la definizione dei contorni dell’indagine e la tutela dei diritti degli indagati.
L’insieme di queste inchieste rivela una situazione critica nella gestione urbanistica di Milano, sollevando interrogativi sulla necessità di un rafforzamento dei controlli, una maggiore trasparenza nei processi decisionali e una revisione delle procedure di autorizzazione edilizia, al fine di prevenire future irregolarità e garantire la tutela del bene comune.
La conclusione di questi fascicoli e la prosecuzione degli accertamenti rappresentano un passo fondamentale per ristabilire la legalità e la fiducia dei cittadini nel sistema urbanistico milanese.

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