A Milano, una solida ondata di solidarietà ha riversato una quantità significativa di risorse – circa 1.200 contenitori di abbigliamento e calzature – a sostegno delle persone senza dimora.
L’iniziativa, che ha visto coinvolti nove punti di raccolta operativi dalle prime ore del mattino fino al tramonto, ha raccolto un ventaglio di indumenti invernali essenziali: cappotti, giacche, pantaloni, maglioni e altro ancora.
Questi beni saranno distribuiti tramite una rete capillare di strutture di accoglienza, associazioni di volontariato, centri diurni, mense, docce pubbliche e guardaroba, rappresentando un intervento diretto e tangibile per mitigare le difficoltà legate al freddo e alla mancanza di risorse.
L’assessore al Welfare, Lamberto Bertolé, ha espresso profonda gratitudine alla cittadinanza milanese per la partecipazione attiva e il sostegno concreto dimostrato.
Ha inoltre riconosciuto l’importanza cruciale degli operatori che hanno allestito i banchetti di raccolta, sottolineando il valore di questa collaborazione tra pubblico e privato.
Al di là della mera raccolta di abbigliamento, l’evento si configura come un’opportunità annuale per riflettere e rafforzare il sistema di contrasto alla marginalità sociale, un compito che il Comune persegue in sinergia con il Terzo Settore.
Il Piano Freddo, un elemento chiave di questo sistema, testimonia l’impegno costante per fornire risposte mirate e sostenibili a chi si trova in condizioni di particolare vulnerabilità.
La responsabilità di garantire il benessere e la dignità di queste persone è condivisa e richiede un impegno continuo e coordinato.
Per facilitare l’individuazione e l’assistenza di persone in difficoltà, è attivo 24 ore su 24 il numero unico di segnalazione 0288447646.
A partire dalla prossima settimana, la rete di accoglienza si amplierà ulteriormente, con l’apertura di quattro nuove strutture, oltre a quelle già esistenti in via Saponaro, via Sammartini, Largo Balestra, via Fratelli Zoia, via Boeri.
Queste nuove realtà, con capacità ricettiva diversificate (20 posti in via Balsamo Crivelli dedicati alle donne, 25 in via Marsala 8, 10 nella casa parrocchiale Jommelli e 48 nell’ex campo base della M4 in via Cavriana), rafforzano la risposta del Comune e delle associazioni di volontariato, mirando a offrire un supporto più ampio e mirato alle persone che vivono in strada e necessitano di assistenza.
Questa espansione testimonia un approccio proattivo nella ricerca di soluzioni abitative temporanee e servizi di supporto, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale e l’emersione dalla condizione di marginalità.




