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sabato 15 Novembre 2025

Monza, sgominata rete di narcotraffico: 4 arrestati e 19 indagati.

L’operazione “El Barrio”, condotta dalla Questura di Monza e Brianza, ha portato alla luce un’articolata rete di narcotraffico radicata nel tessuto urbano del capoluogo, con ripercussioni significative sul quartiere Cederna.

L’indagine, protrattasi per anni a partire dal 2022, è scaturita da un episodio di violenza – una feroce lite tra cittadini stranieri che ha lasciato un uomo gravemente ferito – e ha portato all’applicazione di misure cautelari nei confronti di quattro individui, tre di origine marocchina (di 39, 39 e 47 anni) e un cittadino italiano di 47 anni, individuati come figure apicali all’interno dell’organizzazione.
L’inchiesta ha rivelato una complessa struttura criminale, suddivisa in due nuclei distinti, composti complessivamente da 19 persone di diversa nazionalità – dodici italiani, cinque marocchini, un egiziano e un senegalese – con età compresa tra i venti e i cinquanta anni.

La struttura operativa presentava caratteristiche peculiari: uno schema gerarchico ben definito, con una chiara divisione dei ruoli e responsabilità, e una duplice sede di gestione dello spaccio all’interno di complessi di edilizia popolare, sfruttando la percezione di sicurezza offerta dall’ambiente urbano degradato.
L’approvvigionamento delle sostanze stupefacenti, cocaina e hashish, avveniva attraverso canali che si estendevano fino alla bassa bergamasca, un’area geografica strategicamente rilevante per l’accesso a rotte di traffico consolidate.
L’organizzazione ha dimostrato capacità di adattamento e resilienza, sviluppando meccanismi per eludere i controlli delle forze dell’ordine e mantenere l’attività illecita.
Un elemento particolarmente allarmante emerso durante le indagini è stato l’utilizzo, da parte di uno degli indagati, un italiano di 47 anni, del proprio veicolo commerciale per effettuare cessioni di droga.

In alcune occasioni, questa attività veniva svolta in presenza della moglie e dei figli, anch’essi indagati, in un tentativo di normalizzare la situazione e dissimulare l’attività illecita agli occhi della comunità e delle autorità.

Questo comportamento solleva interrogativi sulla possibile esposizione di minori a dinamiche criminali e sulla necessità di rafforzare le misure di protezione per le famiglie coinvolte.

L’operazione “El Barrio” non si limita a un mero intervento repressivo, ma rappresenta un’opportunità per analizzare le dinamiche sociali e territoriali che favoriscono la proliferazione di attività illegali, con particolare attenzione al ruolo dell’edilizia popolare come terreno fertile per il narcotraffico e alla necessità di implementare strategie di prevenzione e riqualificazione urbana che promuovano l’inclusione sociale e la sicurezza dei cittadini.

La ricostruzione della rete criminale ha messo in luce l’importanza di un approccio multidisciplinare, che coinvolga forze dell’ordine, servizi sociali e associazioni del territorio, per contrastare efficacemente il fenomeno dello spaccio di droga e tutelare la sicurezza pubblica.

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