giovedì 24 Luglio 2025
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Park Towers: Milano sotto accusa, il processo chiave per l’edilizia.

Il caso delle Park Towers, ambizioso progetto di riqualificazione urbana nel quartiere Crescenzago di Milano, si prepara a vivere una cruciale fase processuale.
La Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) Alessandra Di Fazio ha formalizzato il rinvio a giudizio di sei figure chiave, segnando un punto di svolta nelle indagini che hanno messo sotto scrutinio la gestione urbanistica comunale e sollevato interrogativi profondi sulla legalità delle operazioni di sviluppo immobiliare.
Il progetto Park Towers, concepito come un complesso residenziale di lusso con 113 appartamenti dislocati in tre torri, si è rivelato un nodo cruciale in una rete più ampia di irregolarità.
Le accuse mosse agli imputati non si limitano a presunti abusi edilizi e lottizzazione abusiva, ma includono anche accuse di falsificazione di documenti, indicando un tentativo sistematico di eludere i controlli e le normative vigenti.

Tra gli imputati figura Andrea Bezziccheri, figura di spicco della società immobiliare Bluestone, promotrice del progetto e principale artefice dell’iniziativa.

Accanto a lui, Sergio Francesco Maria Asti, progettista incaricato della realizzazione delle Park Towers, è chiamato a rispondere delle sue responsabilità nella conformità del progetto alle normative urbanistiche.
Particolarmente rilevante è la presenza nell’elenco degli imputati di ex dirigenti e funzionari dello Sportello Unico per l’Edilizia del Comune, figure che, in teoria, avrebbero dovuto garantire la correttezza e la legalità delle procedure.

Carla Barone, Francesco Rosata e Maurizio De Luca, le cui presunte azioni o omissioni, secondo l’accusa, hanno contribuito a creare le condizioni per le irregolarità riscontrate.

Infine, Roberto Vederio, in qualità di rappresentante legale della società costruttore Devero Costruzioni, è chiamato a rendere conto del ruolo della sua azienda nel complesso.
Il caso Park Towers non è un’anomalia isolata, ma si inserisce in un contesto più ampio di indagini sulla corruzione e sull’illegalità nel settore dell’edilizia a Milano.
Il procedimento giudiziario promette di fare luce su dinamiche complesse e potenzialmente diffuse, riguardanti il rapporto tra imprese private, amministrazioni pubbliche e la gestione del territorio.

La vicenda solleva questioni cruciali relative alla trasparenza delle procedure di approvazione dei progetti urbanistici, al controllo dell’attività edilizia e alla responsabilità dei funzionari pubblici.

L’esito del processo sarà determinante per ristabilire la fiducia dei cittadini e rafforzare il rispetto delle leggi nel delicato settore dello sviluppo immobiliare.
Il caso rappresenta una sfida significativa per il sistema giudiziario e per l’amministrazione comunale, con implicazioni che vanno ben oltre le singole accuse e il singolo progetto.

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