lunedì 8 Settembre 2025
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Pellegrinaggio in Terra Santa: i vescovi lombardi per la pace.

Il nuovo anno pastorale della Diocesi ambrosiana si è aperto con un’eco di antica fede e un’aspirazione profonda verso la terra che ha visto nascere il cristianesimo.
L’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha annunciato un significativo pellegrinaggio dei vescovi lombardi verso la Terra Santa, un gesto carico di significato che va ben oltre la semplice devozione religiosa.

Il progetto, la cui destinazione principale sarà Gerusalemme, è concepito per concludersi alla fine di ottobre, in un momento di particolare intensità spirituale e di riflessione sul significato della fede in un mondo segnato da conflitti e incertezze.

Non si tratta solo di un viaggio, bensì di un atto simbolico, un “segno di vicinanza” verso la comunità cristiana in Terra Santa e un’espressione concreta di solidarietà in un contesto spesso difficile e precario.
L’iniziativa, come sottolinea l’arcivescovo, si inserisce in una tradizione millenaria di pellegrinaggi che hanno costantemente legato la Chiesa lombarda alla culla del cristianesimo, rafforzando i legami spirituali e culturali tra la Diocesi ambrosiana e la Terra Santa.
Il pellegrinaggio, dunque, è inteso come un atto di fede che interroga la comunità cristiana lombarda, invitandola a confrontarsi con le radici della propria identità religiosa e a riscoprire il significato profondo del messaggio evangelico.
I dettagli logistici e programmatici del viaggio saranno definiti nel corso di una riunione cruciale della Conferenza episcopale lombarda, programmata per il 17 e il 18 settembre a Caravaggio.

Questa riunione rappresenterà un momento di discernimento collettivo, volto a delineare un itinerario che tenga conto delle esigenze spirituali dei partecipanti e delle priorità della comunità cristiana in Terra Santa.

L’arcivescovo Delpini, nell’apertura del nuovo anno pastorale, ha espresso con profonda amarezza la sua angoscia per le guerre che affliggono il mondo.

La sofferenza umana, la distruzione e le ingiustizie che ne derivano appaiono incomprensibili e apparentemente senza fine.

In questo contesto di drammatica incertezza, il pellegrinaggio in Terra Santa assume un significato ancora più profondo: un appello alla pace, un atto di speranza e un invito a riscoprire i valori fondamentali dell’umanità.

Il viaggio si propone, quindi, come una preghiera silenziosa per la fine dei conflitti e per un futuro di riconciliazione e giustizia.

È un gesto che mira a stimolare una riflessione più ampia sulla responsabilità della comunità cristiana di fronte alle sfide del nostro tempo.

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