La Procura di Milano ha annunciato un’inedita mossa investigativa nel caso di Ramy Elgaml, deceduto in un tragico incidente il 24 novembre 2024.
Al fine di dirimere le inconciliabili divergenze emerse dalle perizie tecniche, la Procura ha richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari l’ammissione di una perizia cinematica, da svolgersi nell’ambito di un incidente probatorio.
Questa scelta rappresenta un approccio innovativo, volto a superare le limitazioni delle metodologie tradizionali nella ricostruzione degli eventi.
L’iniziativa si inserisce in un quadro investigativo già ampiamente definito, con la chiusura delle indagini preliminari per omicidio stradale a carico di Fares Bouzidi, conducente dello scooter su cui viaggiava la vittima, e del carabiniere alla guida del veicolo di inseguimento.
Il nodo cruciale risiede nelle contraddittorie conclusioni espresse dai consulenti tecnici della Procura, i cui rapporti divergono su aspetti fondamentali, rendendo impossibile una ricostruzione univoca e certa della dinamica.
La perizia cinematica si prefigge di utilizzare tecniche avanzate di ripresa e post-produzione per simulare virtualmente l’incidente, basandosi su dati oggettivi quali la posizione dei veicoli, la velocità, le condizioni stradali e i dati provenienti da eventuali sistemi di videosorveglianza.
L’obiettivo è quello di creare una rappresentazione visiva tridimensionale che possa aiutare il giudice e le parti in causa a comprendere meglio gli eventi e a valutare le responsabilità.
Questa decisione sottolinea la complessità del caso, che coinvolge non solo la valutazione della condotta dei conducenti, ma anche la verifica del corretto svolgimento dell’attività di controllo da parte delle forze dell’ordine.
La perizia cinematica, in questo contesto, si configura come uno strumento potentemente esplicativo, capace di tradurre dati tecnici astratti in immagini comprensibili e di fornire una chiave interpretativa alternativa alle conclusioni divergenti delle perizie precedenti.
L’ammissione dell’incidente probatorio, e quindi l’utilizzo della perizia cinematica, testimonia l’impegno della Procura a perseguire la verità processuale, anche attraverso l’adozione di metodologie investigative non convenzionali e tecnologicamente avanzate.
La speranza è che questa nuova analisi possa fornire la chiarezza necessaria per dirimere le controversie e accertare le responsabilità che hanno portato alla tragica morte di Ramy Elgaml.