A Gudo Gambaredo, frazione di Buccinasco, il tempo si sospende in un abbraccio di tradizione e fede.
Quest’anno celebra il quarantesimo anniversario il Presepe Vivente, un evento che dal 1984 incanta e commuove, trasportando spettatori di ogni età in un viaggio emozionante nel cuore della Natività.
Ben più di una semplice rappresentazione, si tratta di un’immersione sensoriale e spirituale, animata da un centinaio di figuranti che, con dedizione e passione, danno vita a sette scene cruciali del racconto biblico.
Dall’arcano annuncio dell’angelo Gabriele a Maria, colmo di mistero e promessa, all’incontro solenne dei Magi, guidati dalla luce delle stelle, il Presepe Vivente di Gudo Gambaredo offre una narrazione vivida e suggestiva.
L’annuncio angelico ai pastori, con la sua carica di gioia e stupore, e l’adorazione silenziosa nella capanna di Betlemme, pervadono lo spazio di un’atmosfera di profonda devozione.
“È un’opportunità imperdibile per riscoprire l’essenza più autentica del Natale,” afferma Vanna Muzzio, figura chiave nell’organizzazione dell’evento.
“Non ci limitiamo a ricostruire una scena; aspiriamo a suscitare una profonda riflessione sul significato ultimo del Natale, un momento di condivisione, di riscoperta delle nostre radici culturali e religiose.
”Il Presepe Vivente si configura, quindi, come un antidoto alla frenesia e alla superficialità del mondo contemporaneo.
In un’epoca dominata da consumismo e distrazioni, l’evento invita a rallentare, a contemplare, a riscoprire il valore del silenzio e della preghiera.
Non si tratta solo di un’esperienza visiva e uditiva – i costumi, le musiche, le luci contribuiscono a creare un’atmosfera magica – ma soprattutto di un invito a immedesimarsi nell’Avvenimento stesso, a percepire la sacralità della nascita di Gesù, il Figlio di Dio.
Il desiderio, espresso dagli organizzatori, è quello di veicolare la “Buona Novella” in un contesto segnato da una crescente indifferenza e da un bisogno urgente di valori autentici.
Il Presepe Vivente di Gudo Gambaredo, così, si conferma un faro di speranza e di tradizione, capace di illuminare il cammino verso un Natale più vero e significativo.




