sabato 11 Ottobre 2025
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Milano

San Siro: Residenti Impugnano la Cessione al Tar

La comunità del quartiere San Siro, animata dall’Associazione Gruppo Verde San Siro e da un ampio fronte di residenti, ha formalmente impugnato, tramite ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), la recente delibera del Consiglio Comunale del 29 settembre scorso, che sancisce la cessione dello stadio San Siro alle società Inter e Milan. L’azione legale, coadiuvata dagli avvocati Stefano Nespor e Federico Boezio, si configura come un tentativo di salvaguardia del patrimonio sportivo e ambientale milanese, sollevando questioni di legittimità procedurale e impatto sulla collettività.

Il ricorso, arricchito da motivi aggiuntivi, mira a ottenere la sospensione d’urgenza degli effetti della delibera.
Questa richiesta strategica è volta a impedire, durante il periodo di trattazione del caso, la stipula formale del contratto di vendita delle aree coinvolte, bloccando de facto l’avvio del processo di dismissione.

Il Gruppo Verde San Siro, forte del sostegno popolare, intende così preservare la possibilità di un dibattito pubblico più ampio e consapevole sulle alternative alla demolizione e alla riqualificazione radicale dello stadio.
Le contestazioni mosse al Comune di Milano si articolano su più livelli.
Oltre alla verifica della correttezza del procedimento amministrativo seguito all’approvazione della delibera – sollevando dubbi sulla trasparenza e sulla partecipazione effettiva dei cittadini – il ricorso evidenzia presunte violazioni delle normative ambientali.
La demolizione del Meazza, uno degli stadi più iconici e storici del calcio mondiale, comporterebbe un impatto ambientale significativo, con la produzione di ingenti quantità di rifiuti e la perdita di biodiversità urbana.

L’azione legale non si limita alla mera contestazione della delibera di vendita, ma mira a un’analisi critica del modello di sviluppo proposto per l’area, focalizzato prevalentemente su logiche di mercato e interessi privati.
Il Gruppo Verde San Siro, insieme ai comitati di quartiere, sostiene la necessità di una visione integrata, che tenga conto non solo delle esigenze delle società calcistiche, ma anche delle aspettative dei residenti, della tutela del patrimonio storico-culturale e della sostenibilità ambientale.

Si auspica, infatti, una soluzione che preservi la memoria dello stadio, valorizzandone le caratteristiche uniche e integrando le attività sportive con servizi per la comunità.

Il ricorso rappresenta quindi un atto di resistenza civile, volto a difendere un bene comune e a promuovere una gestione più responsabile e partecipata del territorio.
Il TAR sarà chiamato a valutare la legittimità della delibera comunale e a ponderare i diversi interessi in gioco, con un impatto potenzialmente significativo sul futuro dello stadio San Siro e sull’intera area circostante.

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