Un’esercitazione a tutto campo ha messo alla prova la resilienza del sistema di soccorso varesotto, simulando un evento catastrofico all’interno della galleria ferroviaria di Casorate Sempione: uno scontro tra due treni, culminato in deragliamento e incendio.
L’iniziativa, orchestrata da Ferrovie Nord in sinergia con la Prefettura di Varese e supportata dall’Articolazione Territoriale di Varese (AAT) dell’Azienda Regionale Emergenza Sanitaria (AREU), ha rappresentato un banco di prova cruciale per la gestione di emergenze complesse su vasta scala.
Lo scenario ricostruito ha inglobato una sequenza di eventi critici: un ostacolo imprevisto sui binari ha causato il deragliamento di un convoglio, che si è scontrato frontalmente con un secondo treno in senso opposto.
L’impatto ha innescato un incendio, generando un manto di fumo denso e pericoloso.
A bordo dei due treni erano presenti circa 80 persone, tra cui viaggiatori con specifiche esigenze di accessibilità, rendendo l’evacuazione e l’assistenza un’operazione delicata e articolata.
L’esercitazione ha richiesto l’impiego massiccio di risorse e la coordinazione di diverse figure professionali.
Sono stati simulati l’evacuazione di 35 feriti, la loro stabilizzazione e il successivo trasporto verso l’ASST dei Sette Laghi, centro di riferimento territoriale per le emergenze traumatologiche ad alta specializzazione.
Una parte dei feriti, valutati come meno critici, sono stati ‘indirizzati’ – senza trasporto reale – agli ASST Valle Olona e all’ospedale di Legnano, simulando un sistema di smistamento efficiente e razionale.
L’intervento dell’AREU ha visto coinvolti tre medici, tre infermieri e una quarantina di soccorritori dell’AAT di Varese, coadiuvati dallo staff della Sub Unità Speciale Maxiemergenze (SSD) di HQ AREU, il quale ha fornito supporto logistico e monitoraggio costante.
Un momento chiave dell’esercitazione è stata la dichiarazione dello stato di maxi-emergenza rossa da parte della SOREU Laghi (Sezione Operativa Regionale Emergenza Sanitaria), che ha attivato il pieno dispositivo sanitario.
Questo ha comportato l’invio di 12 ambulanze, l’organizzazione di aree di triage avanzate per la valutazione rapida dei feriti, la creazione di un Posto Medico Avanzato (PMA) e un Posto di Coordinamento Avanzato (PCA) per la gestione centralizzata dell’emergenza.
Particolare attenzione è stata dedicata alla verifica dell’efficacia del Piano di Emergenza in caso di Massiccio Afflusso di Feriti (PEIMAF) presso l’ASST Sette Laghi, testando la capacità dell’ospedale di accogliere un numero elevato di pazienti in condizioni critiche.
L’esercitazione ha mirato a validare non solo le procedure operative, ma anche la comunicazione e la collaborazione tra le diverse realtà coinvolte, al fine di garantire una risposta tempestiva ed efficace in caso di un evento reale.




