sabato 2 Agosto 2025
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Spionaggio industriale a Milano: indagine Equalize scuote il sistema

La Procura di Milano, con la collaborazione della Direzione Nazionale Antimafia (Dna), ha concluso la prima fase di un’indagine complessa e di vasta portata, denominata “Equalize”, che rivela un presunto sistema di spionaggio industriale e raccolta illecita di informazioni sensibili.

L’atto di chiusura delle indagini, un documento di notevoli proporzioni (204 pagine) e gravità (202 capi d’imputazione), coinvolge quindici individui, tra cui figure di spicco come l’ex presidente di Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali, e specialisti informatici di comprovata competenza, come Nunzio Samuele Calamucci e Lorenzo Sbraccia, imprenditore romano.
La scomparsa di Carmine Gallo, ex superpoliziotto arrestato, aggiunge una nota di drammaticità a questa vicenda.

Le accuse, che spaziano dall’associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo di sistemi informatici alla corruzione, intercettazioni illegali e rivelazione di segreti d’ufficio, delineano un quadro inquietante di un’organizzazione strutturata che avrebbe operato in modo sistematico e diffuso.
L’indagine, supportata da un’approfondita attività di indagine svolta dal Ros dei Carabinieri, ha messo a galla un modus operandi volto a soddisfare interessi privati, attraverso la compromissione di dati riservati e la violazione della privacy di personalità di rilievo.
La figura centrale dell’organizzazione, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, è quella di Enrico Pazzali, a cui si attribuisce il ruolo di coordinatore e ideatore del sistema.

Attorno a lui si sarebbe sviluppata una rete di esperti informatici (Samuele Abbadessa, Massimiliano Camponovo, Luca Cavicchi, Mattia Coffetti, Giulio Cornelli, Gabriele Pegoraro) e collaboratori, ognuno con compiti specifici nel processo di raccolta e gestione delle informazioni.

Un ruolo chiave è stato ricoperto anche da Vincenzo De Marzio, ex carabiniere del Ros con presunti legami con i servizi segreti, e da Giuliano Schiano e Marco Malerba, ex finanziere ed ex poliziotto rispettivamente, accusati di aver materialmente eseguito gli accessi abusivi alle banche dati.

L’elenco dei “clienti” di questo servizio di spionaggio è altrettanto significativo, includendo figure di primo piano nel panorama economico e sociale italiano, come Paolo Scaroni e Alex Britti.
Le indagini hanno portato alla luce una serie di ricerche su personalità note, tra cui Ignazio La Russa e i suoi figli, sebbene tali ricerche non siano state formalmente incluse nell’atto di imputazione.

La vicenda solleva interrogativi profondi sulla sicurezza delle informazioni, la responsabilità dei professionisti dell’informatica e l’etica delle investigazioni private.
Il Riesame è attualmente chiamato a valutare le richieste di custodia cautelare avanzate per alcuni degli indagati, in particolare per Enrico Pazzali, mentre le indagini proseguono per accertare l’estensione completa della rete di spionaggio e le motivazioni che hanno guidato le azioni dei presunti responsabili.
L’inchiesta “Equalize” rappresenta un campanello d’allarme per le istituzioni e per la società civile, sottolineando la necessità di rafforzare i controlli e di promuovere una cultura della trasparenza e della legalità nell’ambito delle attività di intelligence e investigazione.

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