mercoledì 1 Ottobre 2025
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Stalking a Milano: Divieto di Avvicinamento a Studente

Un atto di tutela legale è stato disposto oggi dalla Polizia Locale di Milano nei confronti di un giovane studente di 28 anni, nell’ambito di un’istruttoria nata a seguito di un complesso iter di comportamenti che hanno profondamente turbato la serenità e la sicurezza di una collega universitaria.

La misura, un provvedimento cautelare che impone il divieto di avvicinamento, è stata emessa in risposta a una serie di azioni che hanno generato inaspettabili ripercussioni sulla vita quotidiana della studentessa offesa, costringendola a rivedere le proprie routine e a cercare rifugio in luoghi alternativi per lo studio.

La gravità della situazione emerge dall’analisi delle condotte poste in essere dal giovane, riconducibili all’articolo 612-bis del Codice Penale, che disciplina i reati di atti persecutori, un crimine che trascende la semplice molestia, configurandosi come un vero e proprio assedio psicologico volto a limitare la libertà personale della vittima.

Le azioni del ragazzo, caratterizzate da un’insistenza progressiva e ripetuta nel tempo, hanno creato un clima di paura e ansia che ha compromesso il benessere psicologico della studentessa e la sua capacità di dedicarsi con serenità agli studi.
Il provvedimento restrittivo impone al giovane una distanza minima di cinquecento metri rispetto ai luoghi abitualmente frequentati dalla studentessa, tra cui la sua residenza e le strutture principali dell’Università Statale.

Questa distanza, volta a garantire la sicurezza e la tranquillità della vittima, si estende a qualsiasi forma di contatto, sia esso diretto, telefonico, tramite social media o attraverso comunicazioni scritte.

Il divieto di contatto sottolinea l’importanza di interrompere qualsiasi canale di comunicazione che potrebbe essere utilizzato per continuare le azioni persecutorie.

L’applicazione di questa misura cautelare rappresenta un segnale importante da parte delle autorità, volto a ribadire l’impegno nella protezione delle vittime di stalking e a contrastare un fenomeno sociale in crescente diffusione.
La vicenda solleva interrogativi cruciali sulla necessità di una maggiore sensibilizzazione nei confronti di questi comportamenti, spesso sottovalutati, e sull’importanza di fornire supporto psicologico e legale alle persone che subiscono atti persecutori, al fine di ricostruire un senso di sicurezza e riacquistare la libertà di vivere la propria vita senza paura.

La tutela della dignità e della sicurezza personale si configura come un diritto fondamentale, che l’istituzione ha il dovere di garantire.

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