Un vortice di terrore, un anno soffocato da un’escalation di comportamenti persecutori che hanno privato una giovane donna, trentatreenne residente nella provincia di Modena, di ogni senso di sicurezza e libertà. La sua esistenza, una volta intessuta di progetti e serenità, si è trasformata in un campo minato di telefonate ossessive, molestie reiterate, minacce velate e pedinamenti inquietanti, tessendo una rete di ansia e paura che l’ha isolata e angosciata.Il percorso, arduo e doloroso, è culminato nella decisione coraggiosa di rivolgersi alle forze dell’ordine, specificamente ai Carabinieri di Sermide, in provincia di Mantova. La denuncia, un atto di autodifesa necessario, ha innescato una serie di azioni investigative che hanno portato all’arresto dell’ex compagno, trentenne residente a Sermide e Felonica e domiciliato ad Occhiobello, in provincia di Rovigo.La vicenda, purtroppo, si inserisce in un contesto più ampio di storie di stalking, fenomeni in crescita e sempre più insidiosi. Ciò che rende particolarmente significativa questa vicenda è la conferma dell’importanza cruciale del ruolo attivo della vittima nel contrasto a tali comportamenti. La denuncia, un atto di rottura con la paura e la passività, si è rivelata determinante per l’intervento delle autorità.La donna, residente a Concordia sulla Secchia, aveva sperimentato sulla propria pelle la progressiva perdita del controllo della propria vita, vedendosi costretta a modificare radicalmente le proprie abitudini, rinunciando a una parte significativa della propria libertà e serenità. La paura per la propria incolumità, alimentata anche da messaggi di minaccia espliciti, aveva eroso la sua resilienza e la sua fiducia nel futuro.Il supporto di un professionista della salute mentale, uno psicologo, si è rivelato fondamentale per aiutare la donna a elaborare il trauma subito e a trovare la forza per denunciare. L’attivazione del “codice rosso” da parte dei Carabinieri ha permesso di accelerare le indagini, raccogliendo prove concrete e inconfutabili che hanno convinto la Procura e il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modena a emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dello stalker. Questo intervento tempestivo ha interrotto la spirale di violenza psicologica e ha offerto alla vittima la possibilità di ricostruire la propria vita, protetta e al sicuro.
Stalking, arrestato ex compagno: una donna ritrova la sicurezza.
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