martedì 21 Ottobre 2025
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Stalking e Violenza: Arrestato a Milano per Abusi su Ex Modella

Un episodio drammatico di violenza psicologica e fisica ha scosso Milano, culminando nell’arresto di un uomo di 31 anni accusato di atti persecutori e lesioni nei confronti di una ex modella.

La vicenda, iniziata nei mesi scorsi con una relazione sentimentale, si è rapidamente trasformata in un incubo di stalking e aggressioni, sollevando interrogativi cruciali sulla dinamica di potere e sulla persistenza di comportamenti abusivi all’interno di relazioni interpersonali.
Le indagini, condotte dalla Questura milanese sotto la direzione del pubblico ministero Paolo Storari, hanno permesso di ricostruire un quadro inquietante.

A partire da agosto 2025, l’uomo ha intrapreso una campagna di comportamenti vessatori nei confronti della donna, caratterizzati da un controllo ossessivo e soffocante.
Questo stalking non si limitava a una mera sorveglianza, ma si concretizzava in una violazione sistematica della sua privacy attraverso il controllo del telefono, accompagnata da minacce esplicite e brutali, tali da configurare un pericolo imminente per la sua incolumità.

Le frasi, riportate come prova, rivelano un’escalation di violenza verbale che prelude a comportamenti fisici ancor più gravi: minacce di incendio, di lesioni gravissime e perfino di morte, unite alla pretesa di accedere forzatamente alla sua abitazione.

Il repertorio di violenza fisica include percosse, strattonamenti, tirate di capelli e, secondo l’atto d’accusa, tentativi di strangolamento.

Le lesioni riportate dalla donna – ecchimosi agli arti, contusioni multiple e una frattura costale – testimoniano la gravità delle aggressioni subite e la loro potenziale capacità di causare danni permanenti.
La decisione della donna di rivolgersi a un centro antiviolenza e di avvalersi dell’assistenza legale rappresenta un atto di coraggio e un passo fondamentale per interrompere il ciclo di abusi.
L’intervento della Polizia, sollecitato da ulteriori minacce, ha portato all’arresto dell’uomo, un momento cruciale per garantire la sicurezza della vittima e prevenire ulteriori atti di violenza.

La convalida dell’arresto da parte del giudice per le indagini preliminari, Lidia Castellucci, con la disposizione della custodia cautelare in carcere, sottolinea la gravità dei reati commessi e la necessità di proteggere la vittima da possibili ritorsioni.
Questo caso, purtroppo, non è un’eccezione, ma un campanello d’allarme che evidenzia la necessità di rafforzare le misure di prevenzione e di protezione per le vittime di violenza di genere, promuovendo al contempo una cultura del rispetto e della parità all’interno delle relazioni.
L’episodio sottolinea l’importanza di centri antiviolenza, supporto legale e la consapevolezza che le relazioni sane si fondano sul consenso, la fiducia e il rispetto reciproco, valori che sono stati tragicamente violati in questo caso.

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