Il Tribunale per i Minorenni di Milano ha concesso un’autorizzazione specifica che permette a due studenti liceali, entrambi diciassettenni e attualmente agli arresti domiciliari, di recarsi a scuola.
La decisione, accolta a seguito di una richiesta avanzata dai loro legali, rappresenta una deroga alla misura cautelare disposta dopo l’udienza di convalida che aveva seguito l’arresto.
I due ragazzi, coinvolti in episodi di resistenza aggravata e danneggiamento durante gli scontri avvenuti alla Stazione Centrale al termine di un corteo di solidarietà per Gaza, potranno quindi frequentare le lezioni secondo un preciso schema temporale e seguendo il percorso più diretto, evitando deviazioni o soste non essenziali.
La giudice Antonella De Simone, nel dettaglio dell’ordinanza, ha delineato con precisione i parametri che regolano questo permesso temporaneo, sottolineando l’importanza di un percorso sicuro e controllato.
La decisione del giudice si pone come tentativo di bilanciare la necessità di garantire la sicurezza pubblica e l’osservanza delle misure cautelari, con il diritto degli studenti a proseguire il loro percorso scolastico, aspetto cruciale per la loro crescita e sviluppo personale.
Contemporaneamente, le difese, rappresentate dagli avvocati Mirko Mazzali e Guido Guella, hanno presentato un ricorso al Tribunale per il Riesame, con l’obiettivo di ottenere l’annullamento della misura degli arresti domiciliari.
L’udienza di Riesame, fissata per l’8 ottobre, rappresenta un momento cruciale per il futuro dei due ragazzi, poiché potrebbe portare alla revisione della loro condizione giuridica e alla possibilità di un ritorno alla piena libertà di movimento.
Il ricorso si fonda su argomentazioni che mirano a contestare la proporzionalità della misura cautelare rispetto ai fatti contestati e a dimostrare l’assenza di esigenze cautelari che giustifichino la restrizione della libertà personale.
La decisione del Riesame sarà determinante per chiarire i contorni di una vicenda complessa, che coinvolge accuse di disordini pubblici, dinamiche di protesta sociale e la tutela dei diritti fondamentali dei minori.