L’accesso tempestivo alle terapie innovative rappresenta una sfida cruciale per il sistema sanitario italiano, un’urgenza che trascende i confini delle singole patologie e si traduce in un impatto concreto sulla qualità della vita dei pazienti.
In risposta a questa necessità, un ampio tavolo di confronto, denominato “Pazienti in Agorà” e promosso da Novartis nell’ambito del progetto “Partner per il Futuro”, ha riunito oltre trenta associazioni di pazienti e figure chiave del panorama sanitario, delineando una visione strategica per accelerare il percorso di accesso alle cure.
Il dialogo, che ha visto la partecipazione di rappresentanti di aree cliniche ad alta complessità – oncologia, malattie cardiovascolari, immunologia, neurologia – ha evidenziato come la frammentazione delle procedure, le disuguaglianze regionali e le rigidità burocratiche costituiscano ostacoli significativi.
Le priorità emerse non si limitano alla mera velocizzazione dell’approvazione dei farmaci innovativi, ma mirano a una trasformazione più profonda del sistema.
Un elemento centrale è la necessità di implementare una “cultura del dato” condivisa e trasparente lungo l’intero percorso di cura, dalla fase di ricerca e sviluppo all’applicazione clinica.
Questo implica non solo la raccolta e l’analisi di dati provenienti da diverse fonti, ma anche la loro fruibilità e condivisione tra ricercatori, clinici, decisori politici e, soprattutto, pazienti.
L’obiettivo è creare un ecosistema informativo che supporti decisioni cliniche basate sull’evidenza, riduca gli errori e promuova l’ottimizzazione delle risorse.
Altrettanto cruciale è il rafforzamento dell’attrattività dell’Italia come polo di ricerca e sviluppo.
Investimenti mirati, incentivi fiscali, semplificazione delle procedure amministrative e creazione di infrastrutture all’avanguardia sono elementi imprescindibili per attrarre talenti e capitali, stimolando l’innovazione e generando un circolo virtuoso di crescita economica e progresso scientifico.
Emanuele Monti, presidente della Commissione IX del Consiglio regionale lombardo e membro del CdA di Aifa, sottolinea con forza l’importanza di posizionare il paziente al centro del processo decisionale.
Le organizzazioni sanitarie devono essere plasmate per rispondere alle reali esigenze dei malati, garantendo percorsi di cura personalizzati e supportati da un’assistenza multidisciplinare.
Valentino Confalone, amministratore delegato di Novartis Italia, conferma che, sebbene l’Italia garantisca l’accesso all’83% dei farmaci approvati a livello europeo, i tempi di attesa rimangono eccessivi, collocando il Paese in una posizione deficitaria rispetto agli altri stati europei.
Questo divario non è solo una questione di efficienza, ma riflette una perdita di opportunità per i pazienti e un freno allo sviluppo del sistema sanitario nel suo complesso.
L’iniziativa “Pazienti in Agorà” rappresenta un passo significativo verso un sistema sanitario più equo, efficiente e orientato al paziente, ma la sua piena realizzazione richiederà un impegno congiunto e continuativo da parte di tutti gli attori coinvolti: istituzioni, aziende farmaceutiche, associazioni di pazienti e professionisti sanitari.
La sfida è trasformare le aspirazioni condivise in azioni concrete, garantendo a ogni paziente l’accesso tempestivo alle terapie innovative di cui ha bisogno per vivere una vita piena e significativa.









