L’impegno di Teva Italia per un’assistenza sanitaria centrata sulla persona si concretizza nella sesta edizione degli Humanizing Health Awards, un’iniziativa che celebra e sostiene il fondamentale ruolo delle organizzazioni non profit nel panorama della cura.
Tra le 140 candidature pervenute da ogni regione, cinque progetti esemplari si sono distinti per la loro capacità di innovare e personalizzare i percorsi di cura, affrontando sfide complesse in aree cruciali come l’oncologia, la pediatria, le patologie croniche, la salute mentale e le neurodegenerazioni, non trascurando il supporto essenziale ai caregiver.
La selezione, rigorosa e multidisciplinare, ha visto il coinvolgimento di comitati interni a Teva e un comitato esterno composto da esperti di diversi settori: medici, farmacisti, giornalisti specializzati in sanità e rappresentanti del Terzo Settore.
Un elemento distintivo di questa edizione è stata la partecipazione attiva della comunità medica e farmaceutica attraverso la piattaforma TevaLab, estendendo il processo di valutazione oltre i confini aziendali.
I progetti insigniti – Officine Buone, Abc Bambini Chirurgici, Napo Aps, Obm Ets e la Fondazione Il Porto dei piccoli – hanno ricevuto un contributo economico di 10.000 euro, un riconoscimento tangibile del loro valore e un incentivo a continuare la loro missione.
Questo investimento riflette la visione strategica di Teva Italia, che riconosce l’importanza di nutrire un ecosistema di cura più ampio, capace di rispondere in modo efficace e compassionevole alle esigenze individuali dei pazienti.
“Gli Humanizing Health Awards sono un impegno continuo a sostenere le realtà no profit che offrono soluzioni innovative e personalizzate per migliorare l’esperienza di cura,” ha affermato Giordana Cortinovis, Marketing e Communication Director di Teva Italia.
“I progetti vincitori testimoniano la creatività e la dedizione del terzo settore, che si fa interprete dei bisogni reali delle persone e delle loro famiglie.
“La cerimonia, tenutasi al Centro Culturale San Fedele a Milano, ha visto la partecipazione di personalità di spicco nel panorama lombardo, tra cui Emanuele Monti, presidente della Commissione Sostenibilità sociale, casa e famiglia del Consiglio regionale della Lombardia.
Monti ha sottolineato come l’innovazione in sanità non si limiti a progressi tecnologici o organizzativi, ma sia intrinsecamente legata all’umanità e alla sensibilità verso chi si trova in una condizione di vulnerabilità.
La presenza di Anna Carla Pozzi, vicesegretario Fimmg Lombardia, ha ulteriormente evidenziato l’attenzione della regione verso un sistema sanitario che pone al centro la persona e la sua dignità.
L’iniziativa testimonia un approccio olistico alla cura, dove la tecnologia e l’innovazione si affiancano all’empatia e all’ascolto attivo, elementi imprescindibili per un percorso di cura realmente efficace e umanizzante.








