La notte si è spezzata con un’esplosione di angoscia, un grido lacerante che ha squarciato il silenzio di Viale Abruzzi a Milano. È il racconto frammentato, ancora intriso di shock, di Simona Lomolino, testimone diretta della tragedia che ha visto la scomparsa di una donna di 48 anni, strappata alla vita in circostanze drammatiche. Le fiamme, divoratrici, hanno inghiottito un appartamento al quarto piano, siglando una scena di devastazione che Simona, e altri residenti, non dimenticheranno facilmente.Maria Bono, abitante del piano superiore, descrive una notte di terrore. “Stavo guardando la televisione quando ho sentito un urlo disperato. Mi sono affacciata e ho visto un inferno di rosso”, racconta, ancora scossa. L’appartamento di Maria è stato dichiarato inagibile, costringendola a lasciare la propria casa in fretta e furia. Il suo racconto, così come quello di Simona, suggerisce un’escalation improvvisa della situazione, un evento che ha scatenato il panico e l’impotenza.Il marito di Maria, con voce tremante, sottolinea il ruolo cruciale del tempestivo intervento di sua moglie. “Se non mi avesse svegliato…”, ripete, quasi a voler dare un senso all’incredibile scampata. Il gesto istintivo di coprirsi il volto con un fazzoletto per proteggersi dai fumi tossici evidenzia la rapidità con cui la situazione è precipitata, lasciando solo pochi istanti per reagire.La tragedia, oltre alla perdita di una vita, ha innescato una cascata di riflessioni sulla fragilità umana e sulla precarietà del quotidiano. La vicinanza dei residenti, i saluti cordiali, le parole di scambio, tutto sembra sospeso in un limbo di dolore e interrogativi. L’assenza del figlio della vittima, in visita al padre, assume un significato particolarmente struggente, un’eco di ciò che avrebbe potuto essere.L’incendio, e la sua conclusione tragica, non è solo un evento isolato. Solleva interrogativi complessi sulla sicurezza degli edifici, sulla prevenzione degli incendi, e, in maniera più profonda, sulla gestione delle crisi personali che possono sfociare in eventi catastrofici. La comunità locale è sotto shock, cercando di elaborare un lutto improvviso e di ricostruire un senso di sicurezza che sembra infranto. Le urla, il rosso delle fiamme, i volti segnati dalla paura: immagini che rimarranno impresse nella memoria collettiva, monito di una notte di orrore e di una perdita irreparabile.
Tragedia a Milano: Incendio Divora una Vita, Notte di Orrore
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