La comunità di Gravedona ed Uniti, in provincia di Como, è scossa da un tragico evento che ha portato alla scomparsa di Samuele Guggia, un pastore di 39 anni.
Dopo un’estenuante ricerca durata oltre dieci ore, il corpo dell’uomo è stato ritrovato in una zona remota e impervia dell’Alto Lago di Como, precisamente in località Dosso del Liro, un ambiente alpino caratterizzato da ripide pendenze e scarsa accessibilità.
La scomparsa di Guggia, persona ben nota nella valle per la sua attività pastorale, era stata segnalata dalla moglie nella notte, attorno a mezzanotte.
L’uomo, con la consueta dedizione, era partito nelle prime ore del mattino con l’intenzione di recuperare un gregge di capre smarrito nella zona del Monte Duria, un’area montuosa di particolare importanza per l’allevamento locale.
La mancata comunicazione e il prolungato assenza avevano destato immediatamente preoccupazione nella famiglia e nei vicini.
Le operazioni di soccorso, immediatamente coordinate, hanno coinvolto un’ampia squadra di professionisti e volontari.
L’utilizzo di un elicottero dei Vigili del fuoco, proveniente da Malpensa, si è rivelato cruciale per la localizzazione del pastore, la cui figura è stata avvistata da un drone in una zona particolarmente difficile da raggiungere a piedi.
A supporto, un elicottero della Guardia di Finanza ha contribuito alla sorveglianza aerea e alla valutazione del territorio, mentre personale specializzato del Soccorso alpino ha condotto le operazioni di recupero, affrontando un percorso impervio e tecnicamente impegnativo.
Le prime ricostruzioni suggeriscono che la morte sia sopraggiunta a seguito di traumi riconducibili a una caduta da un’altezza considerevole.
L’ambiente alpino, con le sue conformazioni geologiche e la vegetazione irregolare, amplifica i rischi legati all’attività pastorale, soprattutto in aree impervie e scoscese.
Questo tragico episodio riaccende l’attenzione sulla sicurezza nelle zone montane, sottolineando l’importanza di precauzioni specifiche e di una costante valutazione dei rischi, soprattutto per chi, come Samuele Guggia, vive a stretto contatto con la montagna e ne conosce i pericoli.
La comunità locale piange la perdita di un uomo legato alla tradizione e al lavoro, un simbolo di resilienza e dedizione alla propria terra.