domenica 7 Settembre 2025
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UE al bivio: Mattarella lancia l’allarme, ora o mai più.

L’attuale scenario geopolitico proietta un’ombra di incertezza sui decisori economici, costringendo gli imprenditori a navigare in acque agitate.

Le tensioni internazionali, alimentate da conflitti armati, dispute commerciali e fragilità istituzionali, esigono una risposta strategica e tempestiva da parte dell’Unione Europea.
L’imperativo lanciato dal Presidente Mattarella – un monito che riecheggia il concetto di “adesso o mai più” espresso da Riccardo Illy al Forum Ambrosetti – sottolinea l’urgenza di un’azione decisa.
L’Unione Europea si trova di fronte a un bivio cruciale: deve abbandonare l’inerzia e intraprendere un percorso di integrazione mirata, con un’attenzione particolare a settori strategici come la difesa e la politica estera.

Questo processo potrebbe implicare, paradossalmente, una “deintegrazione” in ambiti meno vitali per garantire una maggiore flessibilità e reattività.
La paralisi non è più un’opzione; il rischio di un disimpegno da parte degli Stati Uniti, unito alla pressione di pratiche commerciali aggressive provenienti da nazioni come la Cina, amplifica la necessità di un cambiamento di paradigma.
La presentazione del Discorso sullo Stato dell’Unione da parte della Presidente Von der Leyen, prevista per il 10 settembre, rappresenta una potenziale finestra di opportunità per l’introduzione di misure innovative e un approccio più proattivo.

Tuttavia, la mera dichiarazione di intenti non è sufficiente; sono necessarie azioni concrete e un impegno tangibile a livello europeo.
Per mitigare i rischi e diversificare le dipendenze, l’apertura verso nuovi mercati appare cruciale.
Il riavvio della trattativa con il Mercosur, attualmente sospesa, dovrebbe essere una priorità assoluta.

Analogamente, è necessario intensificare la collaborazione con paesi come il Giappone e il Canada, economie avanzate e aperte al commercio, che condividono valori liberali e offrono opportunità di crescita.

Non si deve trascurare, inoltre, il potenziale offerto dai paesi del Sud America, legati all’Europa da radici culturali comuni e da una significativa diaspora italiana.

Il rafforzamento di questi legami, basato su una condivisione di valori e interessi reciproci, può contribuire a creare una rete di partnership resilienti e a ridurre la vulnerabilità dell’Unione Europea di fronte alle turbolenze globali.

L’approccio strategico dovrebbe focalizzarsi sulla costruzione di relazioni economiche equilibrate e durature, fondate sulla cooperazione e sul rispetto reciproco, piuttosto che sulla mera ricerca di vantaggi a breve termine.
In sintesi, si tratta di un esercizio di diplomazia economica che mira a plasmare un futuro più stabile e prospero per l’Europa.

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