venerdì 3 Ottobre 2025
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Università: Laboratorio per una Democrazia Partecipata

Le istituzioni universitarie, lungi dall’essere semplici centri di trasmissione del sapere, rappresentano ecosistemi cruciali per lo sviluppo di una società democratica e per la coltivazione di una cittadinanza attiva e consapevole.
La loro funzione trascende l’istruzione professionale, configurandosi come laboratori di convivenza civile, dove la ricerca del consenso e il confronto costruttivo di idee divergenti costituiscono il tessuto connettivo dell’esperienza formativa.

Come sottolineato dalla Rettrice dell’Università Cattolica di Milano, Elena Beccalli, durante il Festival Nazionale dell’Economia Civile, le università devono aspirare a incarnare ideali di pace, promuovendo un dialogo aperto e inclusivo tra prospettive anche radicalmente differenti.

Il tema di quest’anno, “Democrazia partecipata – la sfida delle intelligenze relazionali”, pone l’accento su un aspetto fondamentale: la necessità di affinare le capacità di interazione e di comprensione reciproca, elementi imprescindibili per una democrazia che voglia essere realmente partecipata.

Questo approccio riflette una visione dell’università che va oltre la mera trasmissione di conoscenze disciplinari, focalizzandosi sullo sviluppo di competenze relazionali e sulla capacità di navigare la complessità delle interazioni umane.

La Rettrice dell’Università di Firenze, Alessandra Petrucci, ha efficacemente rimarcato come il concetto di intelligenza debba essere ampliato.

Non si tratta solo di riconoscere l’intelligenza innata, quella misurabile con test e parametri tradizionali, ma di valorizzare l’intelligenza collettiva che emerge dall’interazione tra gli studenti, il cuore pulsante della vita universitaria.

Questo implica un ascolto attivo, una disponibilità al compromesso e una capacità di costruire ponti tra posizioni apparentemente inconciliabili.

L’università, in questa prospettiva, si configura come un microcosmo della società, un luogo dove sperimentare le dinamiche del potere, della negoziazione e della collaborazione.
L’esperienza universitaria deve quindi non solo preparare gli studenti al mondo del lavoro, ma anche formarli a essere cittadini responsabili, capaci di partecipare attivamente alla vita democratica e di contribuire alla costruzione di un futuro più giusto e sostenibile.

Il metodo scientifico, con la sua enfasi sull’evidenza, sulla verifica e sulla revisione continua, rappresenta uno strumento prezioso per affinare il pensiero critico e per affrontare le sfide complesse del nostro tempo, promuovendo un approccio basato sui dati e sull’analisi razionale.

La sfida, dunque, è quella di trasformare l’università in un vero e proprio laboratorio di democrazia, dove ogni voce possa essere ascoltata e valorizzata, e dove la ricerca della verità sia sempre guidata dal rispetto e dalla tolleranza.

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