lunedì 13 Ottobre 2025
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Usura a Varese: arrestata capo rete che sfruttava espatriati sudamericani

Un’operazione della Guardia di Finanza di Varese ha portato alla luce un sofisticato sistema di usura, culminata nell’arresto di una donna, figura apicale di un’organizzazione criminale che mirava a sfruttare le vulnerabilità economiche e sociali di una comunità espatriata.

L’inchiesta, durata diversi mesi, ha ricostruito un quadro preoccupante di prestiti illeciti concessi a membri della collettività sudamericana residente in provincia, con tassi di interesse che oscillavano tra il 25% e un esorbitante 216% annuo, generando un debito complessivo stimato in circa 100.000 euro nel periodo 2021-2024.

L’attività usuraria non si limitava alla mera erogazione di denaro contante; si configurava come un’abile strategia di predazione.

Gli indagati, approfittando delle difficoltà contingenti dei loro “clienti” – spesso caratterizzati da precarietà lavorativa, marginalità sociale e scarsa familiarità con le dinamiche finanziarie legali – instauravano un rapporto di dipendenza, alimentato da promesse di rapidi guadagni e dalla pressione costante per il rimborso.

Questa pressione, documentata nel corso delle indagini, assumeva forme reiterate e indebite, spesso accompagnata da intimidazioni volte a garantire il silenzio e a eludere i controlli delle autorità competenti.

L’operazione mette in luce un fenomeno strutturale, che non si esaurisce in una semplice irregolarità finanziaria.

Si tratta, infatti, di un’attività criminale che si inserisce in un contesto di marginalizzazione e sfruttamento delle fasce più deboli della popolazione.
L’elevato tasso d’interesse applicato, ben al di sopra dei limiti legali imposti dalla legge Antonio, non solo costituisce un reato di usura, ma rivela una spietata volontà di profitto a discapito della dignità umana e della stabilità economica delle vittime.
L’arresto della donna e l’indagine in corso, mirano a smantellare l’intera rete di relazioni e alleanze che sostenevano l’attività illecita, con l’obiettivo di tutelare le vittime, recuperare i capitali illecitamente accumulati e prevenire il ripetersi di simili dinamiche predatorie all’interno della comunità sudamericana di Varese.
L’episodio sottolinea l’importanza di una maggiore consapevolezza sui rischi dell’indebitamento informale e l’urgenza di rafforzare i controlli e le misure di supporto per le persone vulnerabili, affinché non cadano preda di pratiche finanziarie abusive.

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