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Vigili del Fuoco: nuove sfide tra innovazione e prevenzione

L’evoluzione del panorama energetico e l’accelerazione dell’innovazione tecnologica stanno ridefinendo profondamente le sfide che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco si trova ad affrontare.
Eros Mannino, Capo del Corpo, ha evidenziato come la transizione verso fonti di energia rinnovabile, l’introduzione di materiali compositi e l’impiego di tecnologie avanzate, seppur portatori di progresso, introducono nuovi scenari di rischio che richiedono un approccio proattivo e continuamente aggiornato in termini di prevenzione e intervento.
Non si tratta più solamente di spegnere incendi, ma di anticipare, mitigare e comprendere la complessità di situazioni sempre più articolate.
Il Safety Expo di Bergamo ha rappresentato un’occasione cruciale per un confronto multidisciplinare, un crocevia di prospettive che coinvolge il Corpo dei Vigili del Fuoco, i professionisti del settore e i produttori di tecnologie.
Questo dialogo continuo è essenziale per affinare le normative, condividere le migliori pratiche e promuovere una cultura della sicurezza diffusa.
L’evoluzione delle regole non può essere un processo isolato, ma un percorso condiviso che tenga conto dell’esperienza sul campo, delle innovazioni tecnologiche e delle esigenze di tutti gli attori coinvolti.
L’intelligenza artificiale (AI) emerge come un alleato strategico nella prevenzione incendi, capace di analizzare enormi quantità di dati, identificare pattern e prevedere potenziali rischi con una precisione sempre maggiore.
Tuttavia, Mannino ha sottolineato con chiarezza che la componente umana rimane imprescindibile.

L’AI deve essere concepita come uno strumento di supporto, in grado di fornire informazioni cruciali e analisi approfondite, ma non può sostituire il giudizio esperto, la capacità di problem solving e l’adattabilità che solo un vigile del fuoco può apportare.

L’esperienza sul campo, la conoscenza dei materiali e la capacità di interpretare situazioni complesse rimangono competenze insostituibili.

L’attività di prevenzione incendi non è un compito statico, bensì un processo dinamico che deve seguire l’evoluzione tecnologica e i cambiamenti sociali.
L’obiettivo primario è ridurre la frequenza degli eventi e limitarne l’impatto, cosa che richiede un costante aggiornamento delle conoscenze, un’analisi approfondita dei rischi emergenti e l’implementazione di misure innovative.

Questo implica un impegno continuo nella ricerca, nello sviluppo di nuove tecniche e nell’adozione di approcci proattivi, anticipando i problemi prima che si manifestino.

La crescente sensibilizzazione sui temi della sicurezza, come sottolineato da Mannino, è il risultato di un percorso iniziato con la legge sul nulla osta provvisorio nel 1984.
Negli anni, si è assistito a un progressivo aumento della consapevolezza da parte di tutti gli attori coinvolti: cittadini, imprese, professionisti e istituzioni.
Il ruolo dei professionisti della sicurezza è diventato sempre più centrale e determinante, contribuendo attivamente alla valutazione dei rischi e alla definizione delle misure di sicurezza più appropriate.
Tuttavia, la strada verso una cultura della sicurezza pienamente radicata è ancora lunga e richiede un impegno costante e condiviso.

Il Corpo dei Vigili del Fuoco continua a svolgere un ruolo chiave in questo processo, non solo come intervenenti, ma anche come promotori di una cultura della prevenzione che coinvolga l’intera società.

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