La stagione di danza al Teatro Arcimboldi di Milano si arricchisce di un’offerta inedita, segnando una significativa evoluzione nel panorama coreografico milanese.
Quest’anno, il cartellone dedicato alla danza presenta quattro appuntamenti distinti, raggruppati in un abbonamento che promette un viaggio attraverso differenti estetiche e approcci interpretativi.
L’impegno del Teatro Arcimboldi si concretizza anche nella crescita e nel consolidamento del TAM Ballet, compagnia stabile nata dalla sinergia tra il TAM e l’eclettica visione di Caterina Calvino Prina.
Due delle produzioni in cartellone saranno firmate dal TAM Ballet, rappresentando un’occasione per apprezzare l’identità e le aspirazioni artistiche di questa formazione emergente.
Parallelamente, l’impegno del Teatro Arcimboldi si estende a un sostegno concreto alla cultura ucraina, ospitando l’Accademia Ucraina di Balletto, che dal 2020 ha trovato nel TAM una sede operativa e un terreno fertile per la sua crescita.
Questa partnership non si limita alla mera rappresentazione scenica; il TAM ha attivamente trasferito alcune delle sue rinomate attività formative dalla storica sede di via Quadronno, contribuendo a rafforzare il legame con la comunità ucraina e a promuovere lo scambio culturale.
Due balletti saranno presentati dall’Accademia, offrendo al pubblico l’opportunità di scoprire talenti e tradizioni provenienti dall’Europa orientale.
A sottolineare la ricerca di un’esperienza artistica completa e coinvolgente, ogni spettacolo in abbonamento sarà accompagnato dalla vibrante musica dal vivo dell’Orchestra Filarmonica Italiana.
Questa collaborazione, già sperimentata con successo nelle precedenti produzioni dell’Accademia Ucraina di Balletto presso il TAM, eleva la performance a un livello superiore, esaltando l’emozione e la profondità dell’esperienza coreografica.
La presenza dell’orchestra non è un mero accompagnamento, ma un dialogo dinamico con la danza, creando un’immersione sensoriale che arricchisce la comprensione del racconto scenico.
La stagione si preannuncia dunque come un crocevia di talenti, un punto di incontro tra culture e un’occasione imperdibile per gli appassionati di danza.