L’apertura della Milano Fashion Week Uomo si tinge di un’amara malinconia, segnata dalla comunicazione dell’impossibilità per Giorgio Armani di presenziare agli eventi in programma. L’assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale, Moda e Grandi eventi, Barbara Mazzal, esprime il rammarico con parole sentite, sottolineando come l’assenza fisica non possa minimamente scalfire l’impronta indelebile che il maestro Armani ha impresso al panorama della moda.Al di là dell’attesa per l’apparizione finale, il momento in cui Armani si manifestava discretamente alla fine delle sfilate, con un’andatura elegante e una sicurezza misurata, rappresentava un rituale carico di significato. Non era un semplice saluto, ma una dichiarazione di intenti: l’eleganza, la vera eleganza, non necessita di clamore o di ostentazione. Era la materializzazione di una leggenda, un’icona che incarnava un’intera filosofia estetica.Il ruolo di Assessore alla Moda di Regione Lombardia impone a Barbara Mazzal un dovere di riconoscenza, un tributo sentito a Giorgio Armani, artefice inestimabile del prestigio internazionale di Milano. Non si tratta solo di aver contribuito a elevare la città a capitale mondiale dello stile, ma di aver incarnato un ideale di sobrietà intesa come summa di raffinatezza, un’etica del fare che trascende le mode passeggere.La sua visione ha saputo proiettare Milano e l’Italia in un contesto globale, diventando un punto di riferimento imprescindibile, un baluardo di creatività e qualità. In tempi di crisi, come durante la recente pandemia, Armani ha dato l’esempio, dimostrando un impegno sociale e un senso di responsabilità che vanno ben oltre il mero ambito del fashion system.L’assenza fisica di oggi, dunque, si rivela compensata dall’inestimabile patrimonio di ispirazione e bellezza che ha lasciato in eredità. È un’eredità che alimenta la creatività delle nuove generazioni di designer, che continuano a reinterpretare il suo linguaggio stilistico, mantenendolo vivo e rilevante. Da Milano e dalla Lombardia si leva un pensiero affettuoso, un augurio di pronta guarigione e la speranza di poterlo nuovamente ammirare, nei prossimi appuntamenti, sul palco che ha reso celebre la sua visione, simbolo di una moda che è arte, cultura e identità. Un sorriso discreto, un gesto di classe, un mondo di talento racchiuso in una figura che ha ridefinito il concetto stesso di eleganza.
Armani assente a MFW Uomo: un rammarico e un’eredità indelebile.
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